Si è conclusa l’operazione complessa nazionale denominata Mercato Globale promossa dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto sotto l’egida del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Tra gli obiettivi principali dell’operazione di quest’anno “c’è quello della tutela del prodotto ittico nazionale minacciato sempre più dai prodotti ittici provenienti da mercati paralleli che, oltre ad avere una qualità nettamente inferiore, penalizzano i prodotti locali in quanto possono essere venduti a prezzi sicuramente inferiori”.
Gli uomini del corpo delle Capitanerie di porto hanno riscontrato “soprattutto l’errata/omessa indicazione di informazioni al consumatore, la mancanza di tracciabilità del prodotto ovvero la pesca abusiva e/o non regolamentata, situazioni che oltre a costituire un pericolo per il consumatore finale, penalizza gli addetti del settore che invece operano nel completo rispetto delle regole previste dalle normative vigenti”.
[ads_dx]Più di 100 militari dei Compartimenti marittimi di Pescara, Ortona e Termoli, con l’ausilio degli uffici circondariali marittimi di Vasto e Giulianova, sotto il coordinamento costante del Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Pescara, hanno portato a termine, nel corso del 2019, 5.300 controlli ispettivi e documentali, elevato oltre 400 sanzioni amministrative e 280 sequestri con un totale di prodotto ittico sequestrato che si aggira attorno alle 8 tonnellate e un totale di circa 750.00 euro di sanzioni elevate.
Nel periodo delle festività natalizie, in cui il consumo e la richiesta di prodotti ittici cresce sensibilmente, favorendo perciò i fenomeni di frodi commerciali, è stata incrementata ulteriormente l’attività di controllo. Nel solo mese di dicembre sono stati effettuati 700 controlli, elevate 80 sanzioni tra amministrative e penali, per un importo complessivo pari a circa 120.000 euro, con 50 sequestri amministrativi. Sono stati, inoltre, ritirati dal commercio circa 1.300 chilogrammi di prodotto ittico che di fatto poteva costituire pericolo per gli acquirenti.