Costi ridotti per le principali utenze, un assessorato ad hoc e la nascita dell’Agenzia Abruzzo. Sono tra le proposte che il Movimento per la difesa delle zone interne ha inserito nella lettera inviata a tutti i sindaci abruzzesi per avviare un percorso che porti alla presentazione di un progetto di legge regionale (con la deliberazione di almeno cinque consigli comunali o la raccolta firme di almeno cinquemila cittadini ai sensi dell’art. 31, commi 1 e 2 dello Statuto regionale).
Il coordinatore del movimento, Domenicangelo Litterio, spiega: “Si tratta di prendere atto che i tre quarti del territorio regionale sono interni e montani e da vari decenni vivono una condizione di crisi demografica, economica e sociale“.
Il movimento ha individuato alcuni punti d’azione per far tornare conveniente vivere nei comuni dell’entroterra “come la riduzione dei costi delle principali utenze (acqua, luce, gas vogliamo pagarli ma per quello che consumiamo senza il corredo aggiuntivo delle voci che fanno triplicare i costi) ma anche la promozione di adeguati interventi per le imprese e le attività commerciali che operano nelle zone interne (a cominciare dalla riduzione dei costi d’esercizio)”.
[ant_dx]Altro punto cardine è quello dell’istituzione dell’Agenzia Abruzzo “al fine di riservare risorse finanziarie da utilizzare esclusivamente per interventi nelle zone interne. Si tratta di istituire un’agenzia destinata a recepire e gestire fondi europei, statali e regionali da utilizzare esclusivamente per le zone interne”.
Per farlo si pensa a una proposta di legge da presentare al presidente della Regione per l’inizio dell’iter previsto fino alla discussione e approvazione in consiglio regionale. “Inizialmente – spiega Litterio – si vuole attivare la procedura della richiesta da parte dei consigli comunali. Successivamente sarà organizzata la racconta di firme sufficienti per la presentazione della stessa proposta da parte dei cittadini elettori. Le due proposte verranno presentate contemporaneamente per ottenere l’attenzione che l’iniziativa merita”.
Terzo punto è l’istituzione dell’assessorato per le Zone interne “sul quale la Regione Abruzzo ha risposto con la delega per le zone interne, peraltro aggregata a quella per l’area del cratere e dunque da caratterizzare meglio nel futuro”.
Il movimento, come fatto in passato [LEGGI], torna poi a sollecitare i centri più grandi a rivestire un ruolo-guida: “I Comuni capoluoghi di provincia e quelli costieri devono assumere un ruolo trainante rispetto alla nostra proposta perché è l’occasione giusta per riprendere l’iniziativa di capofila del proprio comprensorio. Non è più pensabile, infatti, immaginare un futuro di crescita e di sviluppo trascurando il proprio entroterra”.
“Le proposte – conclude Litterio – sono state presentate ai cittadini, agli amministratori dei vari livelli istituzionali nelle conferenze di Canneto e di Villa Santa Maria. Nel prossimo mese di aprile la proposta sarà validata nella conferenza programmata in territorio aquilano. Il progetto è stato visionato, condiviso e sottoscritto da alcuni amministratori che siedono in Consiglio Regionale e altri che hanno ruoli importanti non solo sul profilo decisionale ma anche per le capacità di aggregare consensi e partecipazione”.