È ancora piena emergenza. Quarto giorno consecutivo senz’acqua per migliaia di residenti a Vasto. Proteste e segnalazioni si allargano a macchia d’olio in molte zone della città, dove i rubinetti sono a secco da giovedì mattina, giorno in cui è stata tamponata, nel territorio di Fara San Martino, la falla che si era aperta nella condotta idrica che rifornisce una quartantina di comuni.
A secco centro abitato e periferie – Cittadini imbestialiti raccontano di essere costretti a comprare intere confezioni di minerale non solo per bere, ma anche per lavarsi, cucinare e ovviare al problema degli sciaquoni che non funzionano. Succede non solo nella parte alta della città, in contrada Sant’Antonio Abate, dove l’acqua fatica sempre ad arrivare dopo ogni chiusura e successiva riattivazione del flusso idrico, ma anche nelle zone pianeggianti della città e attorno all’asse viario principale, in particolare in corso Mazzini, nel centro storico, lungo la circonvallazione Istoniense e in via Maddalena. Niente acqua anche in altri quartieri del centro abitato, in via Martiri della Libertà, nella zona via Conti Ricci-via Pitagora-via Platone, e a nord, in via del Porto.
“Andiamo alle fontanelle” – “Con le taniche, stiamo andando a prendere acqua alle fontanelle, oppure stiamo utilizzando la minerale per lavarci e scaricare gli sciacquoni”, racconta V.V., che abita in via Casetta. “Ci sono neonati nelle abitazioni, l’acqua è fondamentale. Abbiamo l’autoclave, ma ormai è a secco”.
La situazione, ormai, ha assunto i contorni di un’emergenza idrica che ricorda quella delle ultime stagioni estive. Le cause, però, sono diverse: se ad agosto del 2017 e del 2019 il problema era la siccità (oltre alle tubature colabrodo), ora l’acqua c’è, ma non torna nelle case. Contattata da Zonalocale, la Sasi, la società che gestisce il servizio idrico integrato (acqua potabile, fogne e depurazione) in 92 dei 104 comuni della provincia di Chieti, ha annunciato che il flusso si sarebbe regolarizzato stamani e spiegato che i disagi sono stati causati dai tempi tecnici necessari a riempire i serbatoi a sufficienza per poter raggiungere tutti i quartieri.
Disagi anche nel territorio di San Buono, in località “Pantano” e “Vusco”, dove almeno cinque famiglie sono alle prese con i rubinetti a secco: “Siamo senza dal 23 e da ieri abbiamo esaurito le scorte nelle cisterne”.
Stamani, però, il problema è tutt’altro che risolto. E sono tante le persone che chiedono perché stavolta non siano arrivate in città le autobotti come nello scorso mese di agosto.