Un tavolo Regione-Provincia-Comune-Sasi per risolvere le emergenze idriche che, ormai, non attanagliano Vasto solo nei mesi estivi, ma hanno rovinato anche le feste natalizie di migliaia di persone. Lo sollecita il sindaco di Vasto, Francesco Menna. Nel quarto giorno di rubinetti a secco, quasi in contemporanea al comunicato del sindaco, ne arriva uno di cinque consiglieri di centrodestra e lista civica Il Nuovo Faro, che chiedono le dimissioni di Menna e di Gianfranco Basterebbe, presidente della Sasi, la società che gestisce il servizio idrico integrato in 92 dei 104 comuni della provincia di Chieti.
Menna: “70 anni senza investimenti” – “La situazione, oltre ad essere insopportabile, non fa sperare bene per il futuro. È il momento, tralasciando le strumentalizzazioni varie, di convocare un tavolo urgente con il presidente della Regione, i parlamentari, consiglieri regionali, i sindaci, la Provincia e la Sasi. Dobbiamo sapere quali soluzioni, quali finanziamenti sono disponibili e cosa fare rispetto a 70 anni di mancati investimenti per la rete idrica del territorio. Il futuro non sarà roseo ed è pertanto necessario trovare ora una soluzione evitando disagi come quelli che Vasto insieme a tanti altri comuni sta vivendo”. Ieri il presidente dell’Assostampa vastese, Nicola D’Adamo, aveva auspicato la convocazione di un tavolo di confronto sulle emergenze idriche.
Cinque consiglieri: “Menna e Basterebbe si dimettano” – I consiglieri comunali Vincenzo Suriani, Francesco Prospero (Fratelli d’Italia), Guido Giangiacomo (Forza Italia), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro) e Alessandro d’Elisa (gruppo misto) chiedono a Basterebbe di riferire in Consiglio comunale “e, se non è in grado nè di chiarire nè di agire, si dimetta. Si dimetta – attaccano – anche questo distratto e inadeguato sindaco che, con i suoi inutili assessori, ha sottovalutato la portata dell’inconveniente non attivando nemmeno le autobotti sostitutive e la protezione civile perché impegnato, insieme a tutta l’amministrazione comunale, in premiazioni e naugurazioni che si addicono più a un presidente onorario che a un sindaco”.
Sulla vicenda, i cinque alleati tracciano un solco che li separa dalle altre forze politiche d’opposizione: “Eravamo stati noi a convocare la governance della Sasi in consiglio a settembre, a chiedere conto degli sprechi e della cattiva gestione di Basterebbe e dei suoi sodali”, ma “fummo messi in minoranza: il Pd si schierò a difesa della gestione Sasi, votando un documento inutile e assolutorio, insieme a Movimento 5 Stelle e al gruppo consigliare della Lega. Da allora Basterebbe e la Sasi nulla hanno fatto per Vasto, salvo aumentare le tariffe dell’acqua, che paghiamo a peso”. Infine ringraziano “i tecnici e gli operai della Sasi che hanno trascorso le proprie vacanze di Natale sulle condotte per ripristinare il funzionamento della rete”.
“Dove sono le autobotti?” – “Dobbiamo far sentire la nostra voce”. Al coro di proteste per i rubinetti a secco nelle case di migliaia di vastesi si aggiunge l’ex europarlamentare Daniela Aiuto: “Ho cercato – scrive sul suo profilo Facebook – notizie di predisposizione di autobotti da parte del comune, ma non ne ho trovate. Questa mi sembra, a tutti gli effetti, una prolungata interruzione di pubblico servizio. Dobbiamo fare sentire la nostra voce. Non tanto al sindaco, che al massimo può revocare la concessione alla Sasi (ente gestore), ma in Regione Abruzzo”. “Non siamo nella situazione di andare avanti con micro-interventi e piccola manutenzione. La rete va rifatta. I finanziamenti vanno trovati nei fondi europei indiretti, nei PON”, i programmi operativi nazionali, “e in ogni altra via possibile”.
Orlando Palmer, resposabile provinciale del movimento Iustitia nova, attacca l’amministrazione comunale di Vasto: “Servono bravi amministratori pubblici, che non facciano solo comunicati stampa per fatti futili; l’acqua è un bene primario e va garantito” e sostiene che “le responsabilità sono di chi amministra Vasto da 13 anni, le amministrazioni di centrosinistra Lapenna-Menna, come di centrosinistra è anche il presidente della Sasi, Gianfranco Basterebbe”. E annuncia “un convegno sul tema: L’acqua a Vasto non basta“.