Ormai senz’acqua da tre giorni, molte persone vanno al supermercato a comprare bottiglie di minerale non solo per bere, ma anche per lavarsi e sopperire all’impossibilità di scaricare con lo sciacquone rimasto a secco.
Succede a Vasto, dove l’acqua, in alcuni quartieri, manca ormai da giovedì. Non è ancora tornata alla normalità in tutta la città l’erogazione idrica dopo i lavori, durati 24 ore, di riparazione della condotta che, da Fara San Martino, si dirama in una quarantina di comuni della provincia di Chieti.
La parte alta della città, contrada Sant’Antonio Abate, continua a subire i peggiori disagi.
“Ormai si sta creando un problema sanitario”, protesta Riccardo Alinovi, referente locale di Confedilizia. “È impensabile che, alle soglie del 2020, non si riesca ancora a garantire un servizio essenziale. Il presidente della Sasi, Gianfranco Basterebbe, dovrebbe dimettersi perché – sostiene Alinovi – sotto la sua gestione non abbiamo visto alcun miglioramento, anzi la situazione è peggiorata”.
Per il completo ritorno alla normalità, bisognerà aspettare ancora diverse ore: “L’erogazione tornerà regolare domattina”, comunica a Zonalocale la Sasi, la società che gestisce il servizio idrico integrato (acqua potabile, fogne e depurazione) in 92 dei 104 comuni della provincia di Chieti. “Quando i serbatoi si svuotano, c’è un tempo tecnico di riempimento. Questo, purtroppo, è il motivo di quanto si sta verificando in alcune zone di Vasto”.