“Se fosse stato necessario un pronto intervento, cosa sarebbe successo?”. Lo chiede Orlando Palmer all’amministrazione comunale di Vasto.
Dopo la prima delle tre serate del Presepe vivente di Vasto, il responsabile provinciale del movimento Iustitia nova, fondato da Alessio Feniello (padre di Stefano, una delle 29 vittime di Rigopiano), chiede “il rispetto delle norme di sicurezza e la vigilanza di polizia locale e protezione civile” nei prossimi due appuntamenti con la rappresentazione della Natività, in programma a Capodanno e all’Epifania.
Ieri sera pienone all’inaugurazione del Presepe, giunto alla ventunesima edizione. Palmer contesta una modifica rispetto al percorso degli anni scorsi: “L’ingresso da piazza Marconi sulla loggia Amblingh, dove ieri si è creata una lunga coda. La foto parla da sola. Cosa sarebbe successo – chiede il referente provinciale di In – se fosse stato necessario un pronto intervento? O se fosse stato esploso un petardo?”.
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