Non è, si per sé, una novità che la ex stazione ferroviaria di Vasto Marina venga scambiata per una discarica da chi non ne vuol sapere di fare la raccolta differenziata.
Ma c’è stato anche chi, nella notte di Natale, non ha mancato di disfarsi delle bottiglie dopo aver abbondantemente brindato. Nelle foto, scattate ieri mattina, si vedono le condizioni in cui versano le aree verdi, ormai abbadonate come la stazione ottocentesca, ridotta a un rudere colmo d’immondizia. Nei mesi scorsi, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ha lanciato una provocazione rivolta alle Ferrovie dello Stato “che sono in trattative con Regione e Provincia”: recuperare la struttura, oppure abbatterla [LEGGI].
Proprio davanti alla pensilina sotto cui, fino al 1988, i passeggeri aspettavano i treni passerà la Via Verde della Costa dei Trabocchi, la pista ciclopedonale litoranea che, una volta terminata, sarà lunga 42 chilometri e consentirà di percorrere in bici o a piedi tutto il litorale della provincia di Chieti, da Francavilla al Mare a San Salvo. Di recente, il termine lavori è stato ulteriormente prorogato al 31 luglio 2020, viste le frane di Lago Dragoni a Torino di Sangro e di un tratto del lungomare di Casalbordino. Lo aveva preannunciato a novembre il consigliere provinciale Vincenzo Sputore, precisando che “anche se sembra che si siano fermati, i lavori proseguono anche nel tratto vastese con la messa in sicurezza e l’illuminazione delle gallerie [LEGGI]”.
Il rischio è che la Via Verde passi in mezzo a una discarica a cielo aperto.