“È una vergogna impiegare 5 ore tra Pedaso e Pineto”. È lo sfogo del sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, che è intervenuto sulla grave situazione dell’A14. Sabato scorso l’autostrada “Adriatica” ha vissuto il giorno peggiore con autisti intrappolati nel traffico che hanno impiegato 5 ore per percorrere solo 150 chilometri (le code più lunghe si sono registrate da Civitanova Marche al casello della Val di Sangro).
Il tilt causato dal sequestro dei viadotti sui quali ora il transito è a una sola corsia si sta ripercuotendo anche sulle aziende delle principali zone industriali abruzzesi, come quella di Atessa.
“Disagi, ritardi e code che peggiorano di giorno in giorno – dice Borrelli – Per la Val di Sangro, cuore pulsante dell’Abruzzo che produce, è diventato una sorta di martirio il sequestro dei viadotti dell’A14 tra la nostra regione e la Marche. Dalla Val di Sangro partono merci e produzioni che, con tir, camion e mezzi leggeri, rimangono imbottigliate nel traffico che va a rilento. Situazione che sta creando malumori e proteste, da parte delle imprese, in sofferenza. Percorrere la A14 è diventato, purtroppo, sempre più faticoso e rischioso per tutti”.
[ant_dx]”Il provvedimento del magistrato di Avellino sottolinea la gravità della situazione, ma non la risolve. Occorre che la Regione Abruzzo, d’intesa con le altre Regioni adriatiche e con tutte le forze politiche, si attivi immediatamente per trovare risposte urgenti, pratiche e di buon senso. È utile comprendere meglio come intenda procedere il magistrato e se sia disponibile a un dialogo positivo con le istituzioni interessate all’agibilità e alla sicurezza della A14. Un provvedimento di natura giudiziale, che merita sicuramente il massimo rispetto, deve calarsi nella realtà e evitare di complicare ulteriormente le cose. Il tratto abruzzese-marchigiano dell’autostrada A14 BO-BA, per la città di Atessa e per la zona industriale della Val di Sangro (35% del Pil regionale), è vitale”.
“È una delle vie di comunicazione principalmente usate dalle aziende di logistica e trasporti. Questo settore è ossigeno per le nostre aziende che, ogni giorno, a centinaia percorrono spediscono e ricevono prodotti e materiali di commercio e produzione. Non secondario è l’impatto sul trasporto di lavoratori e studenti, che talvolta hanno pochi giorni (ore) di ferie per ritornare in famiglia. In un’epoca in cui Amazon, in meno di un giorno, ci recapita un acquisto on-line, è una vergogna impiegare 5 ore tra Pedaso e Pineto”.