Le grandi aziende del territorio si preparano alle fermate natalizie che in gran parte dei casi partiranno domani 20 dicembre. In Pilkington, a esclusione di alcuni reparti che rientreranno il 2 gennaio, si ripartirà dopo l’Epifania. Nove mesi del 2020 in arrivo saranno coperti dalla cassa integrazione per la quale la fabbrica ha ottenuto recentemente la proroga.
Questo pomeriggio si terrà la tradizionale festa di Natale, sarà l’occasione per il presidente Graziano Marcovecchio di tracciare un bilancio dell’anno che si sta chiudendo e accennare alle prospettive per il 2020. Nei prossimi mesi si attende un ulteriore avanzamento delle innovazioni previste dal piano industriale firmato nell’estate 2020 per “farci trovare pronti soprattutto per quanto riguarda quegli impianti che produrranno i vetri dell’auto del futuro, quella elettrica”, commenta Arnaldo Schioppa della Uil.
[ant_dx]Nella vicina Denso si lavorerà fino 23 dicembre e si rientrerà il 7 gennaio; alcune linee rientreranno prima, il 2 gennaio. Critica la Fiom che si dice “allibita di fronte all’abituale incapacità dell’azienda di comunicare con congruo anticipo i giorni di chiusura collettiva. I programmi cambiano più volte nel corso di un solo giorno. A riguardo, il direttivo Fiom denuncia il tentativo dell’azienda di imputare alle ultime ore di sciopero (2 per turno) i ritardi produttivi che impongono delle improvvise revisioni del piano ferie”.
Lo stop sarà più lungo per i lavoratori della Granito Forte di Fresagrandinaria che finiranno domani e resteranno fermi per 21 giorni tra fermata natalizia e cassa integrazione. L’azienda che produce gres porcellanato è ancora alle prese con il calo degli ordini. I clienti, come emerso al “Salone internazionale della ceramica”, hanno già programmato il 2020 e i prodotti della fabbrica fresana potranno essere valutati per la pianificazione dell’anno successivo, il 2021 [LEGGI].