Un’ulteriore proroga fino al 2024 Per i Tribunali abruzzesi a rischio chiusura. L’ha chiesta al Ministero della Giustizia il sottosegretario ai Rapporti col Parlamento, Gianluca Castaldi, in modo da “andare in tutte le regioni a verificare di persona e dimostrare che, chiudendo i Tribunali, lo Stato non risparmia”, spiega la deputata Carmela Grippa intervenendo a Vasto all’assemblea pubblica convocata dal Movimento 5 Stelle nella Sala Aldo Moro degli ex palazzi scolastici di corso Nuova Italia insieme all’europarlamentare Rosa D’Amato, al consigliere regionale Francesco Taglieri e ai consiglieri comunali Dina Carinci e Marco Gallo.
Carmela Grippa rivendica il lavoro svolto dai parlamentari del Vastese. Ed elenca una serie di interventi, tra cui “87 milioni di euro per la variante alla statale 16, i fondi contro il dissesto idrogeologico” e, per evitare licenziamenti, “la proroga di due anni della cassa integrazione alla Pilkigton”, ma anche la “battaglia per i Tribunali, una delle problematiche di cui mi occupo da un anno. Ho avuto ripetuti incontri col sottosegretario Ferraresi e con il ministro Bonafede“. Sulla carenza di personale amministrativo, che nei mesi scorsi si era fatta drammatica e rischiava di paralizzare il palazzo di giustizia di via Bachelet, “abbiamo ottenuto 7 nuovi impiegati, una battaglia vinta, tutta del Movimento 5 Stelle. Abbiamo chiesto di riaprire tutti e quattro i Tribunali abruzzesi chiusi e prorogati fino al 2021 e Gianluca Castaldi ha chiesto anche una proroga fino al 2024” con l’obiettivo di “andare in tutte le regioni e verificare noi stessi, di persona, che lo Stato non risparmia chiudendo i Tribunali”. Tra i risultati ottenuti dai Cinque Stelle nel Governo giallorosso, Grippa ricorda anche “un milione di euro per il triennio 2020-2022 per contrastare bullismo e cyberbullismo”.
“L’altro rappresentante del nostro territorio è Rotondi, che qui non si è mai visto. E neanche in Parlamento”: inizia così l’intervento di Castaldi per rivendicare vicinanza al territorio che lo ha eletto e gli ha consentito di diventare sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento: “Se questo fatto straordinario è accaduto, è anche grazie a voi e al vostro voto”. Ricorda le notti trascorse a limare la legge di bilancio: “Se non avessimo evitato l’aumento dell’Iva, le famiglie avrebbero pagato 600 euro in più”. E, su questo, lancia una frecciata agli ex alleati leghisti: “È stato facile, per la Lega, scappare per non trovare i 23 miliardi necessari”. Con la manovra “non aumentano le tasse, tranne in alcuni settori: la plastica, e credo fosse ora di aumentarne le tasse, la sugar tax, le assicurazioni e le banche. Non sono provvedimenti punitivi nei confronti di Coca Cola e delle altre aziende, che pure portano lavoro, ma credo che, con questi provvedimenti, si faccia un minimo di giustizia. Sulla plastica c’è stata una mediazione: la tassa è stata spostata a luglio. Così si consente alle aziende di adeguarsi e, magari, riconvertire la produzione andando, ad esempio, verso il vetro”.