“Ho girato tanto e posso dire, oltre ogni ragionevole dubbio, di essere nato in un posto fantastico”. Il capitano di vascello Fernando Cianci torna a Vasto per ricevere dal sindaco, Francesco Menna, e dal presidente del Consiglio comunale, Mauro Del Piano, la targa destinata ai concittadini che fanno valere il proprio talento lontano dalla loro città, ma non dimenticano le origini. L’occasione è la data che, per marinai e vigili del fuoco, è la più importante del calendario.
La cerimonia bis è triplice: messa celebrata nella chiesa di Sant’Antonio, corteo sulla panoramica via Adriatica e omaggio al Cippo ai Caduti del Mare, infine premiazione e conferenza nell’aula consiliare Vennitti del municipio.
Santa Barbara viene festeggiata per la seconda volta a Vasto, a distanza di tre giorni dalla ricorrenza ufficiale del 4 dicembre. A organizzare il festeggiamenti di oggi è stata la sezione locale dell’Anmi, associazione nazionale marinai d’Italia, insieme all’amministrazione comunale.
Dopo aver portato la statua prima davanti al Cippo ai Caduti del Mare e poi al riparo nella sede dell’Anmi, in piazza del Popolo, il corteo di autorità civili e militari, rappresentanti delle forze dell’ordine, associazioni combattentistiche e delle forze dell’ordine in congedo si sposta nell’aula del Consiglio comunale “gremita”, sottolinea il presidente Del Piano nell’introdurre la premiazione. Prima di lui avevano parlato il sindaco Menna, il presidente dell’Anmi di Vasto, Luca Di Donato, il capitano di vascello Donato Benedetti, ufficiale vastese della Marina, e la comandante della guardia costiera di Vasto, tenente di vascello Francesca Perfido, che torna nel luogo in cui “mi tornano tante emozioni” legate alle cerimonie (anche quelle due, una a Punta Penna, l’altra proprio nell’Aula Vennitti) di insediamento al comando dell’Ufficio circondariale marittimo.
Coclude da cerimonia la conferenza del generale in congedo Luigi Bacceli, che relaziona su un episodio avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale quando, nel 1941, due cacciatorpedinieri italiani tennero in scacco un’intera flotta inglese.