“Il voto unanime del Consiglio comunale su un documento riguardante l’ospedale, condiviso da maggioranza e minoranza, è stato un successo della politica che si è riappropriata delle sue prerogative assumendo una decisione, senza alcuna delega a ingerenze esterne. Non è stato semplice, poiché il sindaco Menna ha tentato, con un intervento incomprensibile, di affossare l’accordo”. I consiglieri comunali della Lega, Davide D’Alessandro e Alessandra Cappa, esprimono soddisfazione per l’unanimità raggiunta ieri in aula e lanciano una frecciata al sindaco di Vasto, Francesco Menna.
“Bastava – scrivono in una nota i due esponenti del Carroccio – guardare le facce stranite di alcuni consiglieri di maggioranza per rendersi conto della meraviglia per tanta insipienza politica. Siamo stati noi, coadiuvati dall’esperienza di Lapenna, a favorire la stesura di una risoluzione in positivo che impegna il Sindaco a comporre una rappresentanza formata da sei consiglieri (tre per parte), per andare all’incontro con Il presidente Marsilio, l’assessore Veri e il direttore Schael, e rivendicare tutte le richieste che, accolte, potranno consentire all’ospedale di Vasto di essere un vero ospedale. Basta con le elemosine. Se il nostro ospedale, per una politica sciagurata degli ultimi anni che ha mirato a favorire altri territori, è ridotto come è ridotto, sono necessari interventi immediati e risolutivi. Qualcosa è stato già fatto, molto c’è ancora da fare. Non molliamo di un’unghia. Vasto dovrà avere anche l’emodinamica, Vasto dovrà avere anche un nuovo Ospedale. Lo vogliono i cittadini di Vasto e del Vastese. Il sindaco Menna, orfano di Paolucci, si rilassi. Ieri – sostengono Cappa e D’Alessandro – il Consiglio ha operato e votato al di sopra della sua testa”.
Menna risponde affermando che è “giusto aver condiviso un documento unitario per far valere i diritti di questo territorio nei confronti di una Regione, a guida centrodestra, abbandonata a se stessa e un documento per difendere un ospedale lasciato in abbandono. Non è un caso che l’assessore alla sanità e i vertici sanitari comunichino di non andare ai Consigli comunali, nonostante la presenza di topi e scarafaggi porti alla chiusura della cucina ospedaliera. Fatto grave mai accaduto. Così, nel dibattito di ieri in Consiglio comunale, ho tenuto a precisare che, durante questi pochi anni di attività politica, ho ottenuto risultati importanti per la città, come ad esempio: finanziamenti per la ristrutturazione della casa di riposo Sant’Onofrio, apertura della lungodegenza, stroke unit, Obi, day surgery, acquisto della nuova Tac, la soluzione per la facoltà di scienze infermieristiche, la preservazione del punto nascita e di geriatria, i nuovi spazi di oncologia e l’apertura di diabetologia a Vasto. Molto non è stato fatto; penso alla ristrutturazione dell’Utic e del punto nascita, alla ristrutturazione dell’obitorio, all’acquisto dell’angiografo. Almeno prima, però, c’era un dialogo, un confronto sugli obiettivi e c’era la partecipazione ai Consigli comunali dei vertici regionali e sanitari. Oggi il clima è cambiato. Gli stessi che prima criticavano la Regione girando con il carro funebre, ora, dopo aver fatto il pieno di voti, hanno cominciato a rendersi conto di questo abbandono e, così, cambiano strategia, attaccano la Regione, vogliono documenti unitari per andare dal direttore generale a farci sentir dire l’ultimo no per carenza di risorse o per non so che cosa. Sarebbe stato più corretto, per loro, non prendere in giro i cittadini, chiedere scusa. Sarebbe più corretto dire: abbiamo passeggiato col carro funebre, abbiamo preso i voti, ma ci siamo sbagliati”.
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