“Il nuovo ospedale di Vasto è scomparso dalla nuova programmazione sanitaria. Il nosocomio non metterà più i pacemaker per il cuore e forse dovrà venire un medico da Chieti tre volte al mese. In alternativa, il povero cittadino dovrà fare viaggi della speranza verso Lanciano, Chieti o Pescara”.
A lanciare l’allarme è il sindaco di Vasto, Francesco Menna. “Non mi meravigliano – polemizza – i no definitivi all’emodinamica, all’angiografo e le annunciate assenze in Consiglio comunale” dell’assessora regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, e del direttore generale della Asl, Thomas Schael. “La vedo dura per la nostra città”, dichiara il primo cittadino in una nota. “I primi atti della regione Abruzzo a guida centrodestra si sono concentrati sull’aumento degli stipendi di 4500 euro in più al mese per i rimborsi e l’aumento degli stipendi dei direttori generali delle Asl fino a 140mila euro; nulla per i Comuni che, spesso, non riescono a garantire sussidi per i poveri”.
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