“A differenza di quanto dicono alcuni consiglieri di minoranza, non ho mai avuto una posizione supina nei confronti della maggioranza. La posizione supina l’avrò quando il Signore mi chiamerà”. Mauro Del Piano, dopo aver superato il voto di sfiducia voluto da centrodestra e Movimento 5 Stelle, commenta con ironia.
La votazione a scrutinio segreto è finita con 9 sì (tanti quanti sono i consiglieri di minoranza), 14 no e una scheda bianca. È facile dedurre che quest’ultima provenga dalle file della maggioranza. “Avrei preferito che si palesasse”, dice Del Piano.