In una gremita chiesa di San Salvatore si sono tenuti stamattina i funerali di Luisa Ciarelli. La comunità si è stretta attorno alla famiglia della 65enne uccisa dal marito Domenico Giannichi una settimana fa.
È toccato a don Pietro Di Crescenzo il compito non facile di confortare i figli Concetta e Dino e l’anziana madre della donna, inconsolabile. “Nella tragedia che è accaduta in qualche modo si compie un mistero grande che Dio conosce, chiederò al Signore di aiutarci a fidarci di lui mentre preghiamo per te Luisa. La mia preghiera va anche a qualcuno che adesso non c’è; è un mistero grande anche quello che per le sue mani è caduto su di lei”.
In chiesa anche il sindaco Nino Di Fonso e altri amministratori del centro dove Luisa era conosciuta da tutti. “Trovare le parole in queste circostanze non è mai facile. Per [ant_dx]la prima volta mi ci trovo anche io, è una tragedia che interroga e ci interroga. C’è bisogno di silenzio, ma questo silenzio se non è abitato diventa pericoloso, il silenzio ha bisogno di essere abitato dalla Parola”.
“Qui non si tratta di cercare il perché e il per come, qui la testa esplode nel cercare il perché e per come. Lo faranno altri o cercheranno di farlo, ma prima bisogna trovare il Signore, ora Gesù vuole farsi trovare. Non abbandona Luisa nella sua tragedia, non abbandona Domenico nella sua tragedia, non abbandona voi nel vostro dolore”.
Infine, il sacerdota ha riferito i saluti del vescovo Bruno Forte: “Aveva un impegno in Curia, l’ho chiamato e sta pregando per voi. Mi ha chiesto di portarvi i suoi saluti”.