“Oggi è la giornata mondiale per le disabilità. E una mamma ha dovuto affrontare una roba del genere per un diritto. Adesso, care mamme, sapete come dovete fare. Ci vogliono il tribunale e la minaccia. Grazie Nicolettà Verì per come mi sei stata vicina, mi dispiace aver preso in ostaggio questo luogo. Questo non è un attacco alla politica. Chi ha sbagliato era la Asl, ci sono altre mamme con sentenze di tribunale in mano che stanno aspettando il diritto dei propri figli. Mi auguro di non dover sentire mai più che una mamma, con una sentenza di tribunale in mano, debba venire a fare un gesto così becero. Vorrei dire abbiamo vinto, perchè da domani posso portare mio figlio in terapia, è tutto pronto. Ma qui non ho vinto, perchè questo è perdere.
Questo Paese ha perso, io ho perso, hanno perso tutti anche se mio figlio da domani mio figlio potrà iniziare le terapie adeguate alla sua situazione nel centro convenzionato. Oggi abbiamo perso tutti. Che non avvenga mai più una barbarie del genere. Grazie a chi non mi ha abbandonato”.
[ads_dx]Marie Héléne Benedetti annuncia con una diretta sul suo profilo facebook, dopo aver raccontato la sua seconda giornata di protesta davanti agli uffici della Regione a Pescara, che finalmente la sua battaglia è stata vinta. Mentre lei era al freddo e con il megafono in mano in via Conte di Ruvo, è arrivato il documento che permetterà a suo figlio Thomas, bimbo di 3 affetto da autismo, di fare le sue terapie nel centro San Stef.Ar di Vasto. La mamma vastese, dopo la mancanza di notizie positive, oggi aveva raggiunto Pescara iniziando uno sciopero della fame e della sete [LEGGI]. Poco dopo le 17 è stato Dario Verzulli, presidente dell’associazione Autismo Abruzzo onlus, a ricevere dal dottor Montinaro della Asl Lanciano Vasto Chieti il documento che dispone la presa in carico del bimbo per le terapie nella struttura vastese.
Fino ad oggi era stata Marie Hèléne ad accompagnare suo figlio a Pescara per le terapie necessarie, una situazione pesante che l’aveva portata ad iniziare la sua battaglia. Dopo la sentenza del tribunale di Vasto [LEGGI] la situazione non era stata ancora risolta. Dopo un ulteriore incontro di ieri, sotto gli uffici della Regione, con l’assesore Verì, era attesa per oggi alle 12 una risposta positiva. Ma, senza aver avuto le indicazioni attese, la mamma vastese era tornata a far sentire la sua voce a Pescara. Poi, nel pomeriggio, il tanto atteso documento che sancisce il diritto del bimbo alle cure nella sua città.