Ha risposto alle domande del gip Italo Radoccia, nell’interrogatorio di garanzia che si è svolto questa mattina nella Casa circondariale di Vasto, Domenico Giannichi, l’uomo di 68 anni che, venerdì scorso, ha ucciso la moglie Luisa Ciarelli, 65 anni a Torino di Sangro [LEGGI]. È accusato di omicidio volontario aggravato.
“Nell’interrogatorio ha riferito ciò che riesce a ricordare di quella mattina“, ha spiegato il difensore dell’uomo, l’avvocato Alberto Paone. Nel rispondere alle domande del magistrato, alla presenza del sostituto procuratore Gabriella De Lucia, il 68enne ha confermato quanto già detto dopo l’arresto quando aveva confessato di aver ucciso la moglie. La ricostruzione fatta da Giannichi ha ancora molti “vuoti” su come siano andati esattamente i fatti.
[ads_dx]”È ancora sotto shock”, ha spiegato l’avvocato Paone che, nei giorni scorsi, aveva sottolineato come il 68enne manifestasse “turbolenze di carattere psichiatrico probabilmente perché aveva scoperto problemi di salute di altra natura. Era molto agitato, timoroso e aveva reazioni esagerate in diverse situazioni. È stato sempre molto tranquillo, nell’ultimo periodo invece era molto stressato, faceva molte telefonate perché preoccupato per la propria salute; gli erano stati prescritti anche degli ansiolitici”.
Ed è per questo che, nei prossimi giorni, potrebbero essere oggetto di valutazione le condizioni psico-fisiche di Giannichi che, con la convalida dell’arresto, resta in carcere. “Ho presentato richiesta di applicazione di una misura restrittiva meno afflittiva“, ha detto l’avvocato al termine dell’interrogatorio. Istanza su cui dovrà pronunciarsi il giudice Radoccia nei prossimi giorni.
Intanto domani, martedì 3 dicembre, sarà conferito ufficialmente l’incarico per l’autopsia che verrà eseguita dal dottor Cristian D’Ovidio a Chieti e da cui si potranno avere maggiori chiarimenti sulla dinamica della colluttazione che ha portato alla morte di Luisa Ciarelli.