Si allarga, a Vasto, il dibattito sul futuro delle Notti bianca e rosa. Continua a far riflettere la lettera che i parroci del centro storico, don Gianfranco Travaglini e don Domenico Spagnoli, hanno indirizzato a tutti gli amministratori comunali di maggioranza e opposizione.
Ne parlano non solo politici ed esercenti, ma anche coloro che hanno allietato le serate musicali.
Un incontro con parroci, amministratori comunali, commercianti. Comitato centro storico, forze dell’ordine e musicisti per parlare del futuro delle Notti bianche di Vasto e rosa di Vasto Marina. Lo chiede, inviando le sue opinioni a Zonalocale, Angelo Frasca: “Sono d’accordo con chi propone di parlarne, magari alla luce di quanto espresso dai due parroci”, e auspica un dibattito con un’ampia partecipazione: “tutti intorno ad un tavolo per trovare una soluzione che soddisfi tutti.
Io, che da sempre vivo nel mondo della musica, ho sempre cercato di trasmettere al pubblico messaggi di facile comprensione” improntati a “divertimento sereno, svago, coinvolgimento e quant’altro, contrariamente al caos che si ripete ogni anno. Dico prima di tutto ai musicisti che farebbero bene a mettersi nei panni di chi li ascolta, tener conto delle necessarie distanze da altri musicisti, evitando le solite ammucchiate da redere perfino indecifrabile la musica (basta che ci pagano e come viene viene), ne va del buon nome e della reputazione che ogni artista serio tiene a cuore. Ho visto aggirarsi tra la folla qualche assessore, mi è parso compiaciuto della quantità e non considerare che è da lui che si determina la qualità della manifestazione”. Di qui il conseguente invito a “coordinare questi tipi di eventi”.