Un invito a incontrarsi a Palazzo Chigi, perché “non credo sia tempo (non lo dovrebbe essere mai) di scontro tra le istituzioni”. Lo rivolge il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Gianluca Castaldi, al prefetto di Chieti, Giacomo Barbato, e al sindaco di Vasto, Francesco Menna, per chiarire le questioni riguardanti il caso Jova Beach Party, il concerto di Jovanotti annullato ad agosto a Vasto e spostato a Montesilvano, dove si è svolto il 7 settembre.
“Sono – scrive Castaldi in un comunicato – tra i destinatari della lettera che il sindaco di Vasto ha indirizzato a diverse autorità statali, incluso il Capo dello Stato, per rinnovare l’attenzione sull’evento mai realizzato a Vasto, questa estate, del Jova beach party.
In parte sono sollevato dalla lettura della missiva: non sono di nuovo indicato come responsabile diretto o indiretto (a seconda della scusa che si utilizza da parte del Sindaco) del mancato evento.
Per il resto sono preoccupato, come uomo delle istituzioni e con responsabilità di governo, del come si intenda affrontare, di nuovo, la questione della mancata realizzazione dell’evento.
Nella lettera il sindaco di Vasto (che è anche la mia città) scrive di ‘alcuni speciali episodi’, di essere stato ‘messo alla gogna mediatica’, di una città ‘uscita inevitabilmente ferita e basita’.
Sembra la descrizione di una catastrofe o il tentativo di enfatizzare pro domo sua una dimensione degli eventi che, forse, andrebbe raccontata con minore animosità e astio.
Siamo, i destinatari della lettera, tutti uomini delle istituzioni, (anche chi non lo è come destinatario nemmeno in copia, e cioè il convitato di pietra e ‘accusato’ prefetto di Chieti): leggere di ‘originarietà e intraprendenza conflittuale nei rapporti fra prefetto e città del Vasto’, di voler organizzare addirittura un convegno che ‘cristallizzi come non devono essere i rapporti fra stato centrale e periferia’ (al posto del come dovrebbero essere), mi lascia estremamente perplesso e diffidente verso la buona fede della iniziativa descritta dal sindaco di Vasto.
Ho seguito la vicenda legata alla mancata realizzazione dell’evento (ho fatto a suo tempo anche un’interrogazione): la lettera, al momento – premette Castaldi – non mi ha fatto cambiare idea sulle responsabilità che, per inciso, non mi sembrano appartenere al convitato di pietra della lettera, cioè il prefetto.
È un problema di comportamenti, di atteggiamenti? È un problema di ‘rivincita’ nei confronti dello stesso prefetto? Parliamone, sindaco di Vasto”, scrive il sottosegretario rivolgendosi direttamente a Menna.
“Così come ti invito a venire a trovarmi in Presidenza del Consiglio dei Ministri, lo stesso faccio, pubblicamente, con il prefetto.
Vi aspetto, nei modi e nei tempi che vorrete concordare unitamente a me: non credo sia tempo (non lo dovrebbe essere mai) di scontro tra le istituzioni”.
[mic_sx]