“Nell’ultimo periodo era molto stressato, faceva molte telefonate perché preoccupato per la propria salute”. Così l’avvocato Alberto Paone racconta lo stato d’animo prevalente, negli ultimi tempi, in Domenico Giannichi, il 68enne arrestato per l’uccisione di sua moglie, Lucia Ciarelli, 65 anni [LEGGI], colpita probabilmente con un bastone o con un sasso.
A chiarirlo forse sarà, la prossima settimana, l’autopsia disposta dal magistrato titolare dell’indagine, il sostituto procuratore Gabriella De Lucia, che ieri è andata di persona, insieme all’anatomopatologo Cristian D’Ovidio, sul luogo in cui è avvenuto il fatto [VIDEO].
“Da qualche tempo – dice l’avvocato Paone, difensore dell’uomo – manifestava turbolenze di carattere psichiatrico probabilmente perché aveva scoperto problemi di salute di altra natura. Era molto agitato, timoroso e aveva reazioni esagerate in diverse situazioni. È stato sempre molto tranquillo, nell’ultimo periodo invece era molto stressato, faceva molte telefonate perché [mic_sx]preoccupato per la propria salute; gli erano stati prescritti anche degli ansiolitici”.
I militari della Stazione di Torino di Sangro e i loro colleghi della Compagnia di Ortona, agli ordini del maggiore Roberto Ragucci, hanno apposto i sigilli all’ingresso della casa di via Monte, a qualche centinaio di metri dal luogo in cui la donna è stata uccisa; sequestrata anche l’auto con la quale la coppia aveva raggiunto il luogo dove si è poi consumato l’omicidio.
“Conoscevo bene loro e conosco bene i familiari”, racconta affranto il sindaco di Torino di Sangro, Nino Di Fonso. “Passeggiavano spesso per quella stradina insieme al loro cagnolino. Persone squisite, cortesi. Una vicenda triste per tutta la nostra comunità [VIDEO]”.