Sembra già aver perso la pazienza e la formalità altoatesina il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael. Il dirigente, dopo il caso della cucina dell’ospedale chiusa dai Nas, ha sbottato su Twitter prendendosela con chi ha avvisato i carabinieri: “Grazie a chi ha chiamato i @_Carabinieri_ #Nas. Nell’#ospedale “San Pio” di #Vasto non si cucina e non si cucinerà mai più! Ringrazio il Sindaco @FranceMenna per l’impegno. Non abbiamo trovato soluzioni in vicinanza. Il #vitto sarà fornito dalla ditta #Dussmann come trasportato”, scrive Schael in un post di stamattina.
[ant_dx]Dopo qualche minuto, ha rilanciato chiamando in causa il comitato Arcobaleno di Angela Pennetta che aveva definito eccessivo il mezzo milione di euro stimato per ottemperare alle prescrizioni dei Nas: “Comitato #Arcobaleno chiede risoluzione #contratto #appalto #Dussmann. Ristrutturazione #cucina troppo costosa? Quale è la soluzione per il #Presidente Angela Pennetta? Sabato #30novembre davanti all’#ospedale “San Pio” di #Vasto per cucinare la cena ai 150 ricoverati?”.
Lunedì scorso, Schael ha visitato la cucina chiusa e, come detto, ha comunicato che la prima stima dei fondi necessari ammonta a 500mila euro [LEGGI] definiti “una scure che si abbatte sui conti aziendali già in perdita di 33 milioni di euro”.
Un’uscita, quella di Schael su Twitter, dai toni poco consoni per il massimo dirigente dell’azienda sanitaria locale che evidentemente testimoniano una pazienza già agli sgoccioli a contatto con la realtà vastese da anni al centro della bufera politica.
PENNETTA: “SIAMO ESTERREFATTI” – L’avvocato Angela Pennetta, presidente del comitato civico Arcobaleno direttamente, chiamata in ballo da Schael in uno dei tweet, si dice esterrefatta e ricorda il gazebo in piazza Diomede per il 30 novembre (17-20) a Vasto per “chiedere al direttore generale Asl 2 Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael, all’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì, al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, di procedere immediatamente ad eseguire le prescrizioni dei Nas e a riaprire in tempi strettissimi la cucina del San Pio”.
“Alternativamente – conclude la Pennetta – se vuole Schael, chiamiamo la Croce Rossa e/o la Protezione civile e facciamo montare una cucina da campo davanti al San Pio“.
SMARGIASSI: “INACCETTABILE” – Incredulo anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Pietro Smargiassi: “È assolutamente inaccettabile che un direttore generale addossi le colpe per la chiusura della cucina di un ospedale a chi ha chiesto dei controlli, ammesso che siano partiti da una segnalazione e non da ordinarie ispezioni, invece che programmare interventi per soluzioni definitive. Se però Schael preferisce continuare a cercare colpevoli, allora farebbe bene a prendersela innanzitutto con sé stesso, avendo evidentemente troppo a lungo ignorato la situazione che si viveva al San Pio. Dopodiché dovrebbe passare a quelle persone che in questi anni non sono mai intervenute, chiudendo gli occhi e voltandosi dall’altra parte di fronte ai problemi reali. Non rimane che augurarci che questa esperienza gestionale ‘straniera’ giunga al termine il prima possibile”.