Il direttore della Asl Lanciano Chieti Vasto, Thomas Schael, ha già definito la notizia “Una scure che si abbatte sui conti aziendali”. Stiamo parlando del mezzo milione di euro che serve per adeguare e riaprire la cucina dell’ospedale “San Pio” di Vasto chiusa dai Nas la scorsa settimana [LEGGI].
Ieri pomeriggio, Schael ha visitato i locali chiusi anche per quantificare i lavori necessari: “Questi sono stimati in circa 500 mila euro, una previsione che si abbatte come una scure sui conti della Asl, in perdita per 33 milioni di euro. La chiusura della cucina rappresenta un danno evidente che pagano i pazienti sotto il profilo della qualità e l’azienda in termini economici. Siamo impegnati con il sindaco, che ringrazio per l’impegno, nella ricerca di un’alternativa e sono fiducioso sulla possibilità di arrivare presto a una soluzione”.
[ant_dx]L’ALTERNATIVA – Un’altra soluzione-tampone sarebbe l’individuazione di locali non troppo lontani dal presidio ospedaliero per cucinare i pasti e portarli in breve tempo ai pazienti. “La strada che si vuole percorrere – spiega la Asl – è trovare una cucina attrezzata, a norma di legge, che possa fare fronte a 300 pasti al giorno in media, almeno limitatamente a minestrine e primi piatti che soffrono particolarmente del tempo lungo che intercorre tra la cottura e la distribuzione ai ricoverati”.
Una missione non impossibile, ma neanche immediata. Schael per questo ha chiesto aiuto al sindaco Francesco Menna per evitare il trasporto da centri più distanti. “Il primo cittadino – conferma l’azienda sanitaria – ha offerto ampia collaborazione, verificando a stretto giro la praticabilità di qualche percorso subito individuato a caldo. Una risposta, dunque, è attesa a breve perché per il manager l’emergenza che si è creata non può essere fronteggiata con soluzioni che pregiudichino la qualità del vitto. È ben chiara alla direzione generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, dunque, la necessità di percorrere altre strade e farlo in fretta”.