I ragazzi dell’Ite di Gissi, ieri 25 novembre, in occasione dell’assemblea d’istituto, hanno affrontato – con il supporto di esperti esterni – una tematica ormai quotidiana: la violenza contro le donne.
All’istituto di Casalbordino è stato proiettato un video realizzato dagli studenti e, a seguire, si è riflettuto sulla violenza di genere.
A Gissi, nell’Aula Magna, Adelaide La Verghetta (psicologa e coordinatrice del progetto Sprar/Siproimi di Palmoli) ha incentrato il suo intervento sull’aspetto psicologico della violenza sulle donne, le conseguenze e i traumi riportati dalle vittime. A seguito della proiezione del film La sposa bambina, la dottoressa ha parlato della violenza dei matrimoni forzati e combinati, in culture come quella yemenita, algerina e in Burkina Faso, dove bambine di poco più di 10 anni si ritrovano costrette a sposare uomini di 30/40 anni più di loro. Le conseguenze di questi matrimoni, oltre all’aspetto di violenza fisica, spaziano dalla perdita dell’innocenza alla perdita di opportunità future costringendole al ritiro sociale, al ritiro dall’istruzione e alle gravidanze rischiose che spesso costano loro anche la vita. Agli studenti poi è stato fatto un piccolo quiz sulle principali donne di questo decennio che hanno lottato per i diritti civili e i diritti delle donne, da Daniela Carrasco a Susana Chavez Castillo. A questo punto hanno fatto i loro interventi due beneficiarie del Progetto Sprar, Glory con la sua testimonianza di vita, un quadro duro e reale della condizione femminile in Nigeria, e Peace che ha magistralmente letto la poesia di Frida Khalo Ti meriti un amore e, a seguire, l’educatrice dello Sprar di Palmoli, Laura Lammanda ha letto un meraviglioso componimento di Alda Merini.
Insomma, uno staff tutto al femminile per parlare di donne e di diritti delle donne, contro la violenza di genere e la violenza in generale. L’intervento si è poi concluso con un piccolo esercizio emotivo, agli studenti sono stati dati dei bigliettini sui quali poter scrivere un pensiero, una riflessione o un’emozione collegata a quanto ascoltato. Sono emerse le loro sensazioni, dei pensieri semplici ma significativi.
Particolarmente coinvolgente la visione del cortometraggio realizzato da alcuni alunni dell’Ite, il racconto di un amore nato a scuola ma subito rivelatosi insano.
Al termine della mattinata, i ragazzi in nome dell’amore, si sono stretti in un abbraccio solidale. Un legame, un laccio con un significato diverso: unire l’umanità tutta contro la violenza costruendo delle vere e proprie reti di sostegno alle vittime.
La Redazione
Ite Gissi