Nessuna discriminazione ai danni dei pendolari di Carunchio, Palmoli e Tufillo. Paolo Sallese, rappresentante sindacale della Filt Cgil in Autoservizi Cerella srl, respinge le critiche dei sindaci dei tre paesi, Gianfranco D’Isabella, Giuseppe Masciulli ed Ernano Marcovecchio, che lamentano tagli e conseguenti disagi per gli studenti che devono raggiungere, per sei giorni a settimana, le scuole di Vasto.
“Ho firmato per la Filt Cgil personalmente quel piano di ristrutturazione presentato dall’azienda, che, sottolineo, è sperimentale e dura tre mesi, perché non prevedeva nessuna soppressione di servizi minimi, nessuna limitazione alla mobilità, nessun peggioramento dei servizi già erogati dall’azienda”, ribatte Sallese. “In caso contrario, lo dico senza dubbi sia al segretario regionale della Filt Cgil, Franco Rolandi, che al segretario generale della Cgil di Chieti, Germano Di Laudo, non lo avrei firmato così come credo che anche i regionali delle varie sigle sindacali lo avrebbero eccepito. E’ di ieri l’intervenuto sul punto anche del segretario generale di Cgil Germano Di Laudo sui social e sui quotidiani locali, in cui nel legittimo e comprensibile tentativo di difendere le posizioni dei sindaci e dei territori più svantaggiati, si accusa la ristrutturazione aziendale di aver determinato una oggettiva difficolta dell’utenza alla mobilità, e di essere stata unilaterale calata dall’alto. Sull’oggettiva difficoltà di mobilità di quei territori, affermo senza possibilità di smentita che la ristrutturazione, rispetta un programma di esercizio già esistente e datato, ed ha solo accorpato due tratte del tpl senza tagli e soppressione di servizi minimi, che se esistenti avrebbero per conseguenza logica determinato licenziamenti che non ci sono stati. Appare quindi verosimile, dalla lettura del comunicato stampa del segretario generale della Cgil di Chieti, che qualche sindaco ha fornito informazioni non corrispondenti al vero, tali da legittimare la giusta ed immediata reazione della confederazione, in ordine a presunti disagi e disservizi arrecati al pendolarismo dell’entroterra vastese, rispetto al quale da sempre la Cgil è attenta e vigile. Ed allora perché si continuano ad alimentare polemiche? Perché rispetto alle distanze invariate nel corso degli anni tra Carunchio, Palmoli e Vasto, ed ai tempi di percorrenza relativamente necessari a coprire le tratte, i sindaci non hanno avvertito la necessità di protesta che hanno avvertito oggi, e manifestato nel consiglio comunale di Vasto il 15 novembre? Un appuntamento quest’ultimo che avrebbe dovuto discutere le problematiche finanziarie, il piano industriale di sviluppo e quindi il futuro societario e la sua regionalizzazione, anche alla luce di imminenti affidamenti e gare ad evidenza pubblica, e che invece si è rivelato un comizio politico di sindaci in cerca di visibilità.
In tal senso, non si può non comprendere anche la noia del presidente di Tua, Gianfranco Giuliante, noia che ha investito anche i lavoratori presenti numerosi, ai quali giudichiamo molto grave non aver dato alcuna parola. Gianfranco D’Isabella e Giuseppe Masciulli rispettivamente sindaci di Carunchio e Palmoli, hanno tenuto nell’assise comunale un comizio, e strumentalizzando le difficoltà oggettive di un trasporto studenti dall’entroterra alla costa, si è cercato di difendere un paio di posizioni relative a lavoratori propri elettori, e per farlo si sono inventati davvero tutto ciò che la fantasia suggeriva loro, pur di accreditare alla ristrutturazione i motivi dell’arrivo in ritardo a scuola degli studenti pendolari.
Alle dichiarazioni del sindaco di Carunchio, D’Isabella, secondo cui oggi ci sarebbero persone che impiegherebbero qualche ora per spostarsi da una capitale d’Italia ad una d’Europa, nello stesso tempo che un suo concittadino utilizzando il collegamento su gomma su strade di montagna arriva appena verso la costa vastese, dico che le sue affermazioni non credo abbiano meravigliato alcuno per la loro banalità. Sempre D’Isabella: ‘il riordino non può pesare sulle aree interne e sui suoi cittadini’; dico che non può pretendere che non vi sia un riordino in presenza di sovrapposizioni inutili di servizi che comportino un raddoppio di costi per un’azienda per altro contribuita pubblicamente da tutti, tanto più se la stessa è chiamata, nel pieno di una crisi finanziaria, ad un azione di responsabilità economica da parte del suo organo collegiale di revisori, dei soci di maggioranza e minoranza, eccetera. Lo stesso sindaco di Palmoli, all’interno delle sue dichiarazioni nei social si smentisce da solo, affermando in modo non veritiero, che ‘sono stati drasticamente ridotti i servizi minimi per tutti, in particolare per studenti ed operai’, ed aggiungendo immediatamente dopo questa volta in modo veritiero, che ‘si tratta di accorpamento di linea studenti dei due comuni Palmoli e Carunchio’. Si tratta infatti, di impiego e transito di un solo autobus nei comuni di Carunchio e Palmoli per svolgere lo stesso servizio di trasporto studenti dei due comuni che prima veniva fatto con due autobus, con avanzo persino di posti a sedere. Unico sacrificio richiesto ai soli studenti di Carunchio, anticipare la partenza di cinque minuti 6.40 e non più 6.45 del mattino. Un mezzo in meno utilizzato ed un autista in meno per erogare lo stesso servizio, azione che a livello sindacale non può che essere apprezzata e condivisa, favorendo ed incoraggiando se possibile l’azienda a continuare su questa strada. I tempi necessari a coprire la tratta da Carunchio a Vasto sia via Trignina che per via interna, potranno essere ridotti allorquando i sindaci – contrattacca Sallese – sapranno farsi rispettare dalle istituzioni provinciali e regionali, e riusciranno a ripristinare le strade di collegamento con un adeguato rifacimento di carreggiate che sono più che dimezzate e paragonabili a mulattiere ormai da anni”.
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