Le recenti disavventure degli alunni di Palmoli e Carunchio hanno riportato alla ribalta il problema dei tempi di percorrenza degli autobus peggiorato con la riorganizzazione delle corse da parte della Cerella [L’INTERVISTA]. Sul tema è intervenuto il segretario generale della Cgil Chieti, Germano Di Laudo, che inserisce i problemi di spostamento per raggiungere servizi e luoghi fondamentali (lavoro, scuola, ospedale e costa) tra le concause della perdita di abitanti negli ultimi decenni, argomento sul quale invita i sindaci alla mobilitazione.
Per il sindacato la riorganizzazione ha prodotto anche un conflitto “tra due diritti inalienabili: da una parte il diritto dell’impresa di definire il suo assetto organizzativo e di sviluppare i suoi piani aziendali, comprendendo in questo anche il diritto dei dipendenti di godere di condizioni di lavoro non penalizzanti; dall’altra parte il diritto alla mobilità dei cittadini ad usufruire del servizio di trasporto pubblico fondamentale“.
“Siamo convinti – aggiunge Di Laudo – che anche la riorganizzazione della società Cerella del Gruppo Tua non può essere unilaterale, calata dall’alto. Non si possono non tenere in debito conto tutta una serie di altre questioni: il giudizio negativo di come è stata amministrata la società nel corso degli anni; il carattere strategico di una regionalizzazione dei trasporti, anche nel Vastese; l’importanza di riorganizzare le tratte e in generale il servizio intorno alle esigenze del territorio e dei suoi abitanti”.
[ant_dx]Molteplici le ragioni strutturali dello spopolamento individuate dal sindacato: “L’anzianità della popolazione residente e la scarsa o nulla natalità, l’impossibilità di tenere aperte le scuole, anche elementari, la rarefazione dei servizi basilari, il dissesto idrogeologico, le spese elevate per il trasporto privato e il riscaldamento della casa, la condizione disastrosa delle strade e l’assai carente infrastrutturazione del comprensorio (banda larga, collegamento con il porto di Vasto ecc.)”.
“Recentemente si è cercato di dare una prima risposta alla condizione drammatica di una parte del Vastese dando attuazione alla progettualità legata alla Strategia Nazionale per le Aree Interne. Nei prossimi anni inizierà la fase di implementazione con la costruzione di un plesso scolastico unico riguardante alcuni Comuni del comprensorio. A nostro avviso, non basta per affrontare una questione complessa, stratificata e ormai antica, che intreccia più piani”.
La Cgil quindi chiede a tutti i sindaci del territorio vastese di “tenere un’iniziativa comune per affrontare la situazione e mettere a punto soluzioni condivise, concrete ed efficaci. Dare vita a un tavolo permanente in cui coordinare le risposte alle sfide presenti e future. In tal senso, ognuno è chiamato a fare la sua parte, per quanto di sua competenza”.