Si è conclusa con un’assoluzione piena la vicenda giudiziaria di un tifoso della Vastese iniziata nel 2012, in occasione della partita che i biancorossi avevano giocato il 30 settembre a Loreto Aprutino contro il Passo Cordone. Il giovane, all’epoca 29enne, era stato fermato dai carabinieri, portato in caserma e poi denunciato perchè, secondo la ricostruzione dei fatti fornita dalle forze dell’ordine, si era rifiutato di restituire un pallone. Nella discussione concitata che ne era scaturita il 29enne pare avesse oltraggiato i militari ed era stato quindi condotto in caserma per un approfondimento dei controlli [LEGGI].
Da quell’episodio erano scaturiti quindi una “denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale, un Daspo – il divieto di assistere alle manifestazioni sportive – della durata di tre anni e il foglio di via da Loreto Aprutino“, ricostruisce l’avvocato vastese Felicia Fioravante.
[ads_dx]Daspo e foglio di via, notificati al tifoso, erano stati oggetto di impugnativa dinanzi al Tar con la netta riduzione del primo provvedimento e la revoca del secondo. Restava aperto il processo per il presunto oltraggio. Giovedì scorso, al tribunale di Pescara – dove per competenza territoriale si è celebrato il processo – per l’ormai 36enne è arrivata la sentenza di assoluzione pronunciata dal giudice Rossana Villani “ai sensi dell’articolo 530 c.p. comma primo, perchè il fatto non sussiste”.
L’avvocato Fioravante, al termine della lunga vicenda ha espresso la sua soddisfazione. “La ricostruzione dettagliata dei fatti resa dai testimoni della difesa ci ha permesso di dimostrare che non c’era stata nessuna volontà di offendere o causare danni – spiega la legale vastese -. Il mio assistito era già stato sottoposto ingiustamente a un provvedimento limitativo, poi revocato, e oggi possiamo dire chiusa questa vicenda”.