“Presenteremo un circostanziato esposto alla magistratura affinchè faccia piena luce sulla situazione dell’appalto del servizio mensa dell’ospedale di Vasto“. Ad annunciarlo è il Comitato per la tutela dell’ospedale San Pio che, questa mattina, ha indetto una conferenza stampa per fare “un’operazione verità rispetto alle tante cose che si sentono in giro nelle ultime settimane”.
Arnaldo Tascione esordisce spiegando come “sembra esserci un’inversione di tendenza nell’interlocuzione con l’assessorato regionale e la direzione generale della Asl. Abbiamo incontrato Verì e Schael trovando in loro un reale interesse rispetto alle questioni presentate. In passato ci eravamo incontrati con assessore e direttore ma non erano seguiti fatti. Lo scopo del Comitato – ricorda Tascione – è quello di ottenere qualcosa e non solo assumere un atteggiamento critico rispetto alle situazioni della sanità“. Giuseppe Tagliente entra nel vivo degli argomenti non prima di aver ricordato che “le strumentalizzazioni rientrano nelle prassi della politica ma non sostenibili quando, come accade in questi giorni, vanno oltre i limiti e superano le soglie della menzogna”.
Sul sequestro della mensa del San Pio Tagliente spiega che “era doveroso e l’abbiamo plaudito. Del resto avevamo denunciato già nel nostro libro bianco del 2017 che a Vasto mancava un efficiente servizio mensa. Oggi – è il primo affondo di Tagliente – c’è chi si erge a difensore della giunta regionale del passato ponendosi contro chi è al governo della Regione da 7 mesi e alla direzione della Asl da appena 2. Eppure il servizio mensa per gli ospedali di Chieti, Lanciano, Ortona e Vasto, è stato esternalizzato nel 2016. Nel capitolato – per un valore di 32 milioni di euro – era previsto che la Dussmann riassumesse i 42 cuochi che operavano nelle mense e che provvedesse a ristrutturare i locali delle mense nei diversi ospedali. Questo non è mai avvenuto e, a Vasto, non c’è il servizio mensa per il personale. Per questo presenteremo un dettagliato esposto alla magistratura”.
[ads_dx]Negli ultimi mesi “il Comitato si è mosso ancora di più di quanto avesse fatto prima, trovando finalmente un ascolto attento in Verì e Schael e trovando riscontro immediato in alcune cose. Sono sicuramente piccole cose – come i nuovi anestesisti arrivati, i radiologi e i cardiologi – ma abbiamo avuto rassicurazioni che, non appena ci sarà la nomina del nuovo direttore sanitario, partiranno i concorsi per i primari che mancano, ben 7″. Un passaggio anche sulla sala emodinamica. “Ci interessa la vita dell’ospedale – spiega Tagliente – che passa anche per la vita dell’emodinamica. Nel documento inviato al tavolo di monitoraggio è previsto che Vasto resti ospedale di 1° livello e ci sia un servizio di emodinamica. È però necessaria la predisposizione”. Per il Comitato l’obiettivo resta quello di avere una sala emodinamica a Vasto, “così come ce l’ha Avezzano” ma, in seconda battuta, è plausibile anche l’accordo di confine con Termoli. “A breve – annuncia Tagliente – ci sarà un convegno su questo tema con i presidenti di Abruzzo e Molise, i direttori delle Asl di riferimento e gli amministratori locali”. Nell’incontro sono emerse anche le criticità del pronto soccorso, riportate da Ornella Bastonno. “Da 3 anni siamo senza primario, ai bandi nessuno risponde perchè i medici non vogliono venire vista la situazione che c’è. Oggi è tutto affidato al caso”.
È netta la presa posizione di Davide D’Alessandro, presente insieme alla collega della Lega Alessandra Cappa. “Siamo qui come membri del Comitato ma abbiamo anche un ruolo che ci è stato affidato dai cittadini. È chiaro agli occhi di tutti che è in atto un’azione mistificatoria sulla realtà dei fatti da parte di questa amministrazione comunale, impegnata a giustificare la passata amministrazione regionale e scaricare le colpe su quella appena insediata”. D’Alessandro parla del ruolo del Comitato. “Non è qui per difendere gli amministratori attuali e attaccare quelli del passato. Andando avanti con questa giunta non faremo sconti neanche a loro se le cose non miglioreranno perchè stiamo parlando della salute di ogni singolo cittadino. Vasto non deve essere periferia della periferia, né con Paolucci, né con Verì”.
Alessandra Cappa ricorda le sue “numerose interrogazioni sui temi della sanità e sui malfunzionamenti del San Pio. Ho fatto interrogazioni su ogni cosa che, oggi, Menna dice che non funziona mentre prima rispondeva che era tutto a posto”. E conclude riferendosi ai numerosi interventi critici di Francesco Menna negli ultimi mesi: “Sulla salute si prendono in giro i cittadini, addirittura con la fascia tricolore davanti all’ospedale. Questo non è accettabile”.