La nuova star del football americano, Jimmy Garoppolo, ha origini abruzzesi. Anzi, con più precisione, vastesi. A lanciare la notizia è stata Repubblica, con un articolo firmato da Giovanni Marino [LEGGI], poi anche il Corriere, con l’articolo di Domenico Calcagno [LEGGI] ha rilanciato la storia del giovane quarterback dei San Francisco 49ers e delle sue origini vastesi. In entrambi gli articoli si fa riferimento ai nonni di Garoppolo, nato ad Arlington Heights, poco lontano da Chicago, “emigrati da Vasto”.
La carriera di Jimmy – Dopo essersi innamorato al football al college e aver vinto, il Walter Payton Award, premio per il miglior giocatore offensivo, Garoppolo è approdato nei New England Patriot. Ora, con un contratto milionario in tasca, è il quarteback dei San Francisco 49ers che puntano alla vittoria del Superbowl.
Chi sono i nonni? Il cognome Garoppolo non ha chiaramente origini abruzzesi ma, per ricostruire una buona genealogia del giocatore statunitense, si è rivelata utile una buona disponibilità di documentazione disponibile online. Mentre la madre di Jimmy, Denise, ha origini da famiglie tedesche e polacche, suo papà, Tony Garoppolo, è discendente di emigranti italiani. Il ramo del nonno paterno arriva probabilmente da Sicilia o Calabria, ma è la nonna Jane Helen Marcello, nata nel 1935 in Illinois, ad aver tramandato le origini vastesi. I genitori di quest’ultima, infatti, erano Alfred Marcello ed Helen Teutonico, vastese. Questo stando alle informazioni trovate online. Ma Teutonico non è un cognome vastese – oggi non sembra esserci nessun residente che si chiami così – e quindi abbiamo voluto approfondire la storia per risalire alle origini italiane – e vastesi – del giocatore di football.
La ricerca. Negli archivi della concattedrale di San Giuseppe abbiamo trovato il certificato di battesimo di Elena Teutonico, figlia di Pietro Teutonico, commerciante di vetrami a Vasto, e Concetta Saraceni, battezzata il 2 dicembre 1904. Nel proseguire la ricerca abbiamo potuto contare sul prezioso aiuto di Remo Petrocelli, dell’associazione Vigili del fuoco in congedo, appassionato ed esperto nella ricostruzione degli alberi genealogici. Pietro e Concetta si erano sposati a Vasto nel 1895 ed ebbero diversi figli. Andando indietro con la ricerca emerge come il cognome Teutonico abbia le sue lontane radici a Rosello (dove ancora oggi è presente). Mancava un tassello, il momento dell’emigrazione della famiglia da Vasto negli Stati Uniti. Il documento che lo attesta è il registro degli arrivi dell’ufficio immigrazione. Il 23 ottobre 1920 Pietro Teutonico e sua moglie Concetta Saraceni sbarcarono negli Usa, dalla nave Ferdinando Palasciano, partita da Napoli il 7 ottbre, con i figli Francesco, di 10 anni, Cristina, 13 anni, Carmela, 18 anni, ed Elena che avrebbe compiuto pochi giorni dopo 16 anni. La famiglia, grazie alla “chiamata” di un parente, si diresse verso Chicago ed è in quella zona che poi rimase. Elena, il cui nome americanizzato divenne Helen, sposò nel 1932 Alfred Marcello, anche lui figlio di emigranti con origini campane, per poi arrivare, attraverso il matrimonio di Jane Helen Marcello con Anthony Garoppolo, a Tony che, con Denise, ha avuto quattro figli di cui Jimmy è il terzo.
[ads_dx]La discendenza. Posto che la famiglia di Pietro Teutonico si è trasferita completamente negli States, per cercare attuali discendenti – e quindi parenti della star del football – attualmente residenti a Vasto, andrebbero fatte ricerche nella famiglia di origine della madre – Saraceni – o ricostruendo il percorso degli altri due Teutonico che erano a Vasto agli inizi del ‘900, Diodato e Maria – fratello e sorella di Pietro -. Qualche ulteioriore elemento – anche molto interessante secondo Remo Petrocelli – è già emerso ed è in via di approfondimento. Sarà lo spunto per ricostruire ancor meglio la storia delle origini italiane di Jimmy Garoppolo e, perchè no, invitarlo nella terra della sua bisnonna e dei sui trisavoli.
Un ringraziamento a Remo Petrocelli per il suo appassionato lavoro di ricerca e a Lino Spadaccini, Paolo Calvano, Francescopaolo D’Adamo, don Giovanni Pellicciotti e don Gianfranco Travaglini per aver fornito preziose indicazioni e collaborazione.