“È un fatto gravissimo, quello che è accaduto”. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, critica il governo regionale di centrodestra dopo la chiusura della cucina dell’ospedale San Pio da Pietrelcina. “Spero – attacca il primo cittadino – che l’assessora regionale Nicoletta Verì, dopo aver disertato due Consigli comunali, venga a chiarire cosa succede all’ospedale di Vasto.”
“Apprendere dai giornali che i Nas adottano provvedimenti molto severi a causa di condizioni igienico sanitarie precarie mi impone di chiedere subito l’intervento della Regione sull’ospedale di Vasto. Desidero sapere con chiarezza – chiede Menna – se ai malati vengono somministrati alimenti sani e, soprattutto, a fronte di tutto ciò che è accaduto, chi provvederà alla somministrazione alimentare”.
“Occorre una risposta immediata”, afferma Silvio Paolucci, ex assessore regionale alla Sanità e attuale consigliere regionale del Pd. “In attesa che si accertino le condizioni che hanno portato alla chiusura della cucina dell’ospedale di Vasto, avvenuta ieri dopo l’intervento dapprima dei Nas e successivamente del Sian, servizio igiene degli alimenti della Asl che ha riscontrato irregolarità d’igiene, la Giunta disponga subito un intervento perché il servizio torni ad essere erogato nel presidio senza che ci siano più problemi per le condizioni igieniche della cucina. È indispensabile risolvere il problema, ammesso che la Giunta lenta, dopo l’emodinamica, non abbia deciso di rinunciare anche a quella che dovrebbe essere una gestione del servizio garantita dal punto di vista igienico. Non vorrei che, a distanza di un anno dal passaggio di consegne, ci sia ancora una risposta del tipo: ‘Un anno fa c’eravate voi’, quando le condizioni igieniche debbono essere garantite e controllate ogni giorno. Nel frattempo, chi paga è, come al solito, l’utenza”. “Ci sono, infatti, i ricoveri di emergenza, le diete speciali, i menù per bambini e altre peculiarità alimentari che a distanza non possono essere gestiti al meglio nei tempi e per la qualità. I problemi della sanità non si risolvono da soli, ma per affrontarli bisogna applicarcisi, mentre qui da un anno tutta la programmazione è ferma ed hanno impiegato un tempo lunghissimo per nominare un nuovo manager che, tuttavia, non ha ancora un direttore danitario. È una Giunta sempre più immobile, che ha poche idee e confuse”.
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