Protestano i Cobas e annunciano battaglia dopo il licenziamento di un lavratore di 43 anni di San Salvo della Fca Plastic Units di Atessa.
“Un lavoratore, A.B., dichiarato inabile al servizio notturno da noti medici specialisti, è stato licenziato perché si è rifiutato di lavorare di notte”, scrivono in una nota di Cobas Fca Atessa e Cobas Ep Chieti.
“Non vogliamo qui entrare nel merito del diritto del lavoro”, precisa il sindacato. “Ciò che ci sconcerta è che i cosiddetti ‘sindacati maggiormente rappresentativi dei lavoratori’ non abbiamo proferito una parola di solidarietà nei confronti del lavoratore interessato dal provvedimento”, che i comitati di base definiscono “punitivo”.
“Questo licenziamento rappresenta una ‘svolta negativa’ nelle relazioni sindacali e nella battaglia storica in difesa dei diritti sul posto di lavoro. Assecondare, infatti, un provvedimento del genere significa riscrivere la giurisprudenza del lavoro. Una volta passato questo provvedimento, si aprirà la strada a tutti i casi analoghi, cioè: la malattia non impedisce il licenziamento. Ecco perché è gravissimo il silenzio complice dei sindacati di fabbrica e non. Come se si trattasse di un appestato. Lo hanno evitato forse perché simpatizzante Cobas?” è la domanda rivolta alle altre organizzazioni sindacali.
“Per quel che riguarda i Cobas, la difesa del lavoratore sarà sempre, se e fino a quando lo vorrà, totale. Sapendo che questo caso rappresenta un precedente pericolosissimo per i diritti dei lavoratori, i Cobas lo difenderanno con ogni mezzo e in qualunque sede”.
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