Una modifica da “percorso pedonale” ad “area pedonale”. È questo che chiede il movimento LaVeNum (Lanciano Verso la Nuova Mobilità) all’amministrazione comunale, continuando a ritenere “un pessimo segnale” il divieto per le biciclette di transitare su corso Trento e Trieste.
“Come previsto nel Codice della Strada, – dice il movimento in una nota – la modifica consentirebbe il passaggio delle biciclette con obbligo di precedenza e massimo rispetto per i pedoni, nonché con il dovere di scendere e trasportare il mezzo a mano ogni volta che motivi di alta frequentazione pedonale lo rendano necessario. Il codice fornisce quindi già la soluzione più idonea con il cartello “area pedonale”. Qualora non si volesse tornare indietro sulla definizione, – prosegue LaVeNum – proponiamo che si reintroduca la possibilità di passaggio delle bici come “eccezione” insieme alle altre, regolamentandola dettagliatamente con le indicazioni inserite nei pannelli integrativi della segnaletica stradale”.
Insomma, gli amanti delle bici, non come sport della domenica, ma con mezzo di trasporto alternativo, da contrapporre e preferire alle auto, non si arrendono all’ordinanza del Comune e continuano a dire la loro nella speranza di un cambio di rotta.
“In particolare – spiega ancora la nota – il transito potrà essere consentito, con le dovute limitazioni, su tutta l’area oppure solo lungo le strisce grigie (che per un caso fortuito sono presenti nella pavimentazione) soluzione questa che consentirà ai pedoni di sentirsi ancora più tranquilli, sapendo che le biciclette utilizzeranno proprio quelle zone, salvo esigenze di attraversamento che andrebbero a questo punto fatte a piedi, ad essere fiscali e rispettosi, soprattutto in momenti di intensa frequentazione. Notiamo inoltre – si legge proseguendo nel comunicato – che nella delibera di sistemazione dell’area e delle traverse non sono stati previsti stalli per biciclette e quindi, contestualmente, invitiamo anche a prevedere qualcosa in questo senso, almeno attrezzando meglio piazza Pace e piazzale dell’Arciprete in corrispondenza degli stalli ex- [mar_dx] bike-sharing. Diversamente chi arriva in bicicletta in zona non saprà dove lasciare il mezzo e sarà costretto a legarlo in maniera non regolamentare, oltre che sicuramente antiestetica”.
Insomma, una proposta che viene definita “ragionevole” dagli attivisti di LaVeNum, con a capo Franco Mastrangelo, che “potrà contribuire a rasserenare gli animi e portare alla migliore condivisione di uno spazio pubblico di così grande importanza e bellezza. Uno spazio di tutti quelli che hanno scelto una mobilità lenta e sostenibile, a vantaggio dell’intera collettività e delle attività commerciali situate lungo il corso Trento e Trieste”.