È la Mirolli srl di Monteodorisio l’azienda interessata a rilevare la Cbi di Gissi. Nei giorni scorsi, durante un incontro in Regione, il nome è stato ufficializzato e il termine ultimo per il licenziamento collettivo è stato prorogato come confermato a zonalocale.it dai sindacati presenti al tavolo. Per i 31 lavoratori della fabbrica che in Val Sinello produce da decenni ventilatori industriali sarebbero partite infatti oggi le lettere di licenziamento (alla scadenza dei 75 giorni dall’avvio della procedura previsti dalla legge).
Nell’incontro in Regione è stato raggiunto l’accordo con la proprietà per posticipare questa dead line al prossimo 3 dicembre. Si spera, quindi, che entro questa data si concretizzino i primi passaggi burocratici per arrivare al più presto alla cessione dell’azienda. Tra i termini più importanti da definire c’è sicuramente il numero di dipendenti della Cbi che potranno essere reimpiegati: tutti o solo una parte? Su questo punto i sindacati non si sbilanciano. [ant_dx]La presenza di potenziali acquirenti era emersa nell’incontro in Confindustria del 9 ottobre scorso [LEGGI].
La Mirolli srl opera dal 2017 nella progettazione, produzione e costruzione di strutture metalliche e nella manutenzione di impianti industriali anche nel settore “oil & gas”, lo stesso nel quale vengono impiegate gran parte delle enormi ventole realizzate dai lavoratori della Cbi. Nata da un ramo dell’azienda madre Co.Metal (fondata nel 1991 sempre a Monteodorisio), la Mirolli srl ha già collaborato in passato con la Cbi.