Fino alla scadenza dell’anno di cassa integrazione non deve essere licenziato nessuno. È questa la posizione sostenuta dai sindacati durante l’incontro all’assessorato delle Attività produttive della Regione Abruzzo tenutosi ieri sulla situazione della Pilkington. Il tavolo era stato fissato per fare il punto dopo la trasferta romana al ministero del Lavoro conclusasi positivamente con l’accordo sulla proroga dell’ammortizzatore sociale.
Il nodo ora resta quello dei 55 esuberi per i quali il management ha evidenziato che difficilmente riuscirà a salvarli. In virtù dell’accordo ministeriale, quindi i sindacati chiedono di usare la nuova copertura per non licenziare nessuno. “L’azienda – dicono Emilio Di Cola (Cgil), Franco Zerra (Cisl), Arnaldo Schioppa (Uil) e Domenico Ranieri (Cobas) – ha ribadito che gli esuberi sono strutturali, per questo noi abbiamo chiesto l’applicazione di tutte le misure possibili per evitare i licenziamenti che colpirebbero i lavoratori con meno anzianità. Oltre alla cassa integrazione, chiediamo che venga sondata la possibilità di portare a San Salvo alcune lavorazioni come fatto con il wiring dalla Polonia”.