Un nuovo sciopero su due turni è stato proclamato in tutto lo stabilimento Sevel dall’USB – Unione Sindacale di Base.
“Mentre avviene la fusione di FCA con il gruppo PSA e gli azionisti si spartiscono 5 miliardi di dividendi, in Sevel – si legge in una nota USB – continuano ad aumentare i ritmi ed i carichi di lavoro, aumentano i problemi fisici dei lavoratori, aumentano anche i turni di lavoro, aumenta la capacità produttiva dello stabilimento ed i lavoratori dovrebbero lavorare e stare zitti e non chiedere nulla in cambio di nuovi sacrifici e ulteriori disparità che si verranno a creare tra lavoratori stessi impiegati su diversi turni”.
A chi dice che i lavoratori si rifiuterebbero di fare la turnazione, rispondono che è “palesemente falso”. “I lavoratori – spiegano – chiedono un riconoscimento economico, a fronte di incremento di produzione, e la riduzione di orario di lavoro sui turni del sabato, poiché tornare a casa a mezzanotte del sabato e ricominciare al lunedì mattina alle 4 è non è una cosa accettabile sia per gli effetti sulla vita familiare sia sul recupero dal punto di vista psicofisico. Stiamo subendo – si legge ancora nella nota – l’introduzione della nuova turnistica imposta dalla Direzione aziendale, con relativo teatrino del rimpallarsi le responsabilità da parte dei sindacati firmatari e registriamo in maniera positiva la novità che qualcuno abbia finalmente preso un’iniziativa non in linea con i dettami del ‘capestro CCSL’ ”.
L’USB ha avanzato proposte all’azienda, ed alle altre organizzazioni sindacali per giungere ad una soluzione che potesse coinvolgere i lavoratori 4 turni da sei ore fino al venerdì ed uno al sabato mattina) e che avrebbero permesso all’azienda di soddisfare le proprie esigenze produttive ed ai lavoratori di avere una [mar_dx] vita familiare soddisfacente.
“Invitiamo tutti i lavoratori a dimostrare il proprio dissenso contro l’ennesimo atto di arroganza da parte dell’azienda e del servilismo sindacale che tradisce i lavoratori. USB – chiude il comunicato del sindacato – ribadisce la propria contrarietà alla nuova turistica di lavoro senza che ci sia il coinvolgimento dei lavoratori”. E per questo dichiara lo sciopero in tutto lo stabilimento nel turno A di sabato 9 novembre, dalle 14.15 alle 22.15 e nel turno C di domenica 10 novembre, dalle 22.15 alle 5.45 dell’11 novembre.