Dopo l’intervento di ieri del sindaco di Vasto, Francesco Menna, sul mancato finanziamento a favore del porto di Punta Penna da parte della Regione [LEGGI], il fronte leghista locale replica richiamando le responsabilità della precedente giunta di centrosinistra.
Manuele Marcovecchio (consigliere regionale), Davide D’Alessandro e Alessandra Cappa (consiglieri comunali di Vasto) dicono: “Contrariamente a quanto da lui sostenuto, il Piano triennale delle opere pubbliche, relativo all’autorità Portuale del Medio Adriatico (cioè Ancona), può contemplare finanziamenti solo ed esclusivamente ai porti nazionali, che in Abruzzo sono Pescara e Ortona. Non si tratta quindi di finanziamenti regionali, che dovrebbero essere invece destinati alle portualità di diretta competenza regionale, ovvero il porto di Vasto e di Giulianova. Lo sfregio al nostro porto, in realtà, è stato fatto dallo scorso governo regionale che ha destinato i fondi del masterplan ai porti nazionali di Ortona e Pescara (che, come visto, possono godere di finanziamenti nazionali come appunto quello del Piano Triennale delle opere pubbliche dell’autorità portuale di Ancona). È consigliabile, pertanto, che vi sia una più attenta analisi delle cose prima di puntare il dito verso il nostro governo regionale che, al contrario, pone e continuerà a porre premura circa lo sviluppo del porto del Vastese”.
Nel pomeriggio, sull’argomento è intervenuta anche la consigliera regionale della Lega Sabrina Bocchino: “Menna parla di mancato finanziamento di cui, evidentemente, non conosce misura e finalità. A differenza del centrosinistra quando è stato alla guida della Regione, il governo Marsilio è riuscito a farsi approvare dall’Autorità di Sistema, che fa capo al ministero delle Infrastrutture, un piano che segna un deciso cambio di passo nel rapporto tra i due enti. Da tempo si lamentava l’inserimento di importanti investimenti dei piano di competenza dell’autorità di Sistema, infatti tutti i precedenti finanziamenti sono derivati per lo più dall’utilizzo del Fondo Sviluppo e Coesione”.
“Il presidente Marsilio – continua la Bocchino – è stato a Roma lo scorso 21 ottobre per incontrare il neo ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. Per il Porto di Vasto è stato chiesto un intervento per complessivi 118 milioni di euro, suddiviso in base alle priorità di intervento. Oggi ci preme avviare l’allargamento della banchina di levante con un progetto di 5,5 milioni, propedeutico per consentire ad RFI di avviare i lavori per ultimare l’ultimo miglio di ferrovia proprio sulla banchina di levante, ad oggi troppo stretta per accogliere il binario previsto. Si tratta di un’opera di 15 milioni di euro. A Menna, personalmente fornisco un ultima notizia: l’Arta ha chiuso la caratterizzazione dei sedimenti all’interno del bacino portuale di Punta Penna e ha rimesso il lavoro alla stazione appaltante, cioè all’Arap perché si possa finalmente procedere al dragaggio del Porto di Vasto, con un finanziamento di 1 milione e 800 mila euro”.