Il direttore della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, ha annunciato l’annullamento di “due provvedimenti adottati negli anni passati che prevedevano interventi di ristrutturazione e adeguamento di un locale da destinare all’installazione di un angiografo all’interno dell’ospedale di Vasto”. L’annullamento era stato anticipato nella recente conferenza stampa tenuta dal direttore e dall’assessore Verì proprio al “San Pio”.
Stando alle parole del direttore emergono soprattutto due contraddizioni: da una parte l’ok all’ammodernamento dei locali per ospitare un angiografo nonostante l’assenza di Vasto dal piano di riordino della rete ospedaliera, dall’altra l’ordine di acquisto di due angiografi destinati a Lanciano e Chieti che non ne avevano bisogno, ma non per Vasto dove però si sarebbe adeguato il locale che l’avrebbe dovuto ospitare (cosa? verrebbe da chiedersi a questo punto).
[ant_dx]CONTRADDIZIONI – “C’è – dice la Asl – un’evidente contraddizione dall’incrocio degli atti adottati dalla Asl in anni recenti e dei documenti di programmazione della Regione, riferiti al riordino della rete ospedaliera secondo i criteri previsti dal Decreto ministeriale n. 70 (che definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera): questi prevedono in provincia di Chieti una sola emodinamica, nel capoluogo teatino, e in nessun altro ospedale. Non sono contemplati né Lanciano né Vasto. Ma, ciononostante, esiste una delibera Asl con cui si approvava un progetto per lavori di adeguamento per realizzare un laboratorio di emodinamica al ‘San Pio’, di cui non c’è traccia nella rete ospedaliera regionale. Sull’argomento esiste solo un parere favorevole espresso da una commissione costituita ad hoc in ambito regionale, che però non è parte integrante di alcun atto di programmazione. A tale incongruenza, poi, si aggiunge l’ordine di acquisto dei due angiografi destinati a Chieti e Lanciano che, per ragioni diverse, non ne hanno bisogno. Risultano pertanto evidenti le contraddizioni che la nuova direzione aziendale si è trovata obbligata ad affrontare”.
“A fronte di un nuovo indirizzo di programmazione avallato in sede ministeriale – aggiunge Schael – e di un patto di confine stipulato in sede regionale con il Molise, sarò disponibile a porre in essere tutte le azioni necessarie per dotare il Vastese di servizi avanzati in ambito cardiologico”.
LA REAZIONE DI PAOLUCCI – Se l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, ha affermato di aver evitato spreco di denaro pubblico [LEGGI], la replica del suo predecessore, Silvio Paolucci, non si è fatta attendere: “La nota della direzione Asl svela diverse cose ma non dice altre. Quello che omette di dire la Asl è che ci sono tutte le procedure avviate, non solo il parere di una commissione e omette di pubblicare le carte perché non ha altro modo di giustificare alla popolazione un vero e proprio scippo e alla maggioranza Lega-Fratelli d’Italia la contraddizione aperta rispetto agli impegni elettorali assunti a Vasto e Lanciano”.
“Voglio ricordare a Schael che esistono non solo due delibere di giunta, ma anche le due autorizzazioni della Regione Abruzzo (Determina DPF009/56) e del sindaco di Vasto con protocollo 054661/2018. Cosa intendano fare per il futuro ora è chiaro, promuovere l’inerzia e annullare gli atti di chi li ha preceduti. Non solo non abbiamo una proposta, visto che le ipotesi fatte dall’assessorato sono state tutte rimandate al mittente dal Ministero (l’ultima bocciatura è di luglio) e quello che c’è viene persino cancellato, a discapito delle strutture esistenti e del territorio. La questione è stata utilizzata solo strumentalmente nel recente passato. Le revoche dimostrano che il percorso era stato avviato e che ora viene cancellato, nel silenzio assordante di tutte quelle forze che hanno brandito l’argomento solo in campagna elettorale”.
“ATTO DI FURBIZIA”? – In tardo pomeriggio il direttore dell’azienda sanitaria è intervenuto nuovamente per smentire l’ex assessore: “Spiace smentire l’ex assessore regionale Silvio Paolucci, ma non è mai stato previsto l’acquisto di alcun angiografo per l’ospedale di Vasto né nei documenti di programmazione della Regione Abruzzo si parla mai di un laboratorio di emodinamica a Vasto e nemmeno a Lanciano. L’unico accenno che si rinviene è al parere di una commissione che era stata istituita ad hoc e a cui poi non si fa più alcun riferimento negli atti di programmazione successivi”.
“Gli atti amministrativi precedenti prevedevano l’acquisto degli angiografi per attività di Aritmologia cardiologica a Lanciano e a Chieti, non per Vasto o altrove. In seguito a una nuova analisi dei fabbisogni, tale strumentazione è apparsa palesemente sovrabbondante, soprattutto alla luce di ulteriori acquisti di attrezzature compiuti nel 2017. Non era stata prevista alcuna copertura finanziaria per l’acquisto degli angiografi”.
“Per attivare una sala emodinamica occorrono per legge due angiografi – conclude Schael – Si voleva con un atto di furbizia fare un acquisto per Lanciano e Chieti per portarli poi a Vasto? Prendendo in giro anche i tavoli romani? O prendendo in giro la popolazione? Ovviamente sono altri a dover rispondere. Fermo restando che chiunque abbia dubbi di legittimità sui provvedimenti adottati, con cui abbiamo annullato le delibere precedenti, può sempre contrastarli nelle sedi opportune. Questa Direzione generale persegue una linea onesta che non prevede né mezze verità né mezze bugie né è disposta a fare promesse che sa di non poter mantenere”.
[ant_sx]MENNA VALUTA IL RICORSO – A concludere una giornata di botta e risposta arriva dulcis in fundo il sindaco di Vasto, Francesco Menna: “Dopo un anno la brutta notizia che la Regione Abruzzo e la Asl annullano l’acquisto dell’angiografo per l’ospedale di Vasto (nonostante Schael abbia ripetuto più volte che non erano previsti acquisti di angiografi per Vasto e nonostante ne servissero due, ndr) e che non si farà il laboratorio di radiologia interventistica. A questo punto spero solo che il governo di centrodestra non chiuda i reparti che in questi anni abbiamo ottenuto per il ‘San Pio’, ovvero il servizio di Stroke Unit per l’ictus, il reparto di Day Surgery, l’Obi e la lungodegenza. Valuterò il ricorso al Tar contro questo scippo”.