“Non è possibile mettere in discussione dati terzi provenienti da un laboratorio controllato da un ente governativo”. Così il direttore dell’Arta, Francesco Chiavaroli, ieri sera ha ribadito l’assenza di dati allarmanti dopo l’incendio di una settimana fa nella discarica gestita dalla Cupello Ambiente. Le analisi per la qualità dell’aria avevano evidenziato l’elevata concentrazione di benzene e altri idrocarburi solo nell’immediate vicinanze del rogo, i parametri sono invece rimasti nella norma nei centri abitati.
Nei giorni scorsi, il comitato Difesa Comprensorio Vastese aveva espresso dubbi sull’assenza di analisi sulla ricaduta delle polveri. “Questo tipo di esame – ha detto Chiavaroli – va programmato ed eseguito preventivamente: i macchinari vanno installati 24 ore prima. Quella notte non c’era pericolo immediato di ricaduta, per questo, come da consolidata prassi scientifica, abbiamo preferito concentrarci sulla qualità dell’aria. Se qualcuno ci avesse avvisato prima delle avvisaglie avute nei giorni precedenti, avremmo programmato qualcos’altro”.
[ant_dx]STRUMENTAZIONE BRUCIATA – Oltre a rassicurare il folto pubblico intervenuto, Chiavaroli ha poi parlato della situazione attuale della grande discarica e il quadro che ne viene fuori, insieme a quello fatto dal commissario De Vincentiis [LEGGI], non è così edificante.
“La vasca numero 3 da tempo dà problemi all’Arta – ha esordito Chiavaroli – La nostra attività consiste anche nel fornire assistenza tecnica alla Procura della Repubblica. Gli incendi non hanno bruciato solo rifiuti, ma anche parte della strumentazione che ci aiutava nei rilevamenti che si fanno normalmente in discarica: radielli, telecamere, piezometri ecc. Il nostro personale è molto preoccupato quando deve raggiungere la discarica. Inoltre, tempo fa, la sede di San Salvo ha subito il furto di due auto“.
“Nonostante le difficoltà e il personale ridotto, ho approtanto una squadra d’emergenza h24. Quella notte sono stato contattato subito dal maresciallo dei carabinieri e qualche minuto dopo dal sindaco Di Florio, così è intervenuta la squadra dell’Aquila”.
“La discarica in quelle condizioni probabilmente sta inquinando anche mentre ne parliamo perché non ci sono solo gli incendi, ma anche il terreno (il riferimento è alla guaina di protezione rotta). Per questo, oggi, è inutile parlare di tutto il contorno, l’unica cosa che si può fare e va fatta subito è mettere in sicurezza la discarica“.