Uno “squallido teatrino”. I consiglieri comunali della Lega, Davide D’Alessandro e Alessandra Cappa, sparano a zero sulla maggioranza di centrosinistra dopo che ieri a Vasto non è neanche cominciata la seduta del Consiglio comunale per mancanza di numero legale causata dalle molte assenze, soprattutto tra i banchi della coalizione che sostiene il sindaco Menna: mancavano 11 consiglieri di maggioranza su 15 e 2 di minoranza su 9.
“È saltato per colpa della maggioranza di centrosinistra che, non presentandosi in Aula, non ne ha consentito lo svolgimento. Questo è un fatto che non si può mistificare”, scrivono in un comunicato i due rappresentanti del Carroccio.
“È incredibile la giustificazione fornita alla stampa dalla maggioranza di centrosinistra (o meglio, dal sindaco ombra Lapenna) che, nel vano tentativo di giustificare lo scempio andato in scena, ha speso una iperbolica bugia, raccontando di ‘assenze improvvise per motivi strettamente personali’, all’evidente scopo di propinare ai vastesi la storiella della fulminea epidemia di colera di manzoniana memoria. E che ciò sia falso, non lo sostengono i sottoscritti, ma la stessa maggioranza, allorquando aggiunge di non aver ritenuto opportuno di partecipare al Consiglio comunale’per non essere ostaggio delle minoranze’.
Avete capito bene? Non è stata l’improvvisa emergenza sanitaria a far saltare il Consiglio comunale, ma l’esigenza della maggioranza (sic) di ‘non essere ostaggio delle minoranze’. E cosa si vuole mai dire con questa contorsione del linguaggio, espressione del peggiore e più becero politichese? È presto detto: si vuole dire che il Consiglio comunale non si è fatto e non si farà fino a quando la maggioranza non avrà affrontato la guerriglia interna che la dilania, fatta di rivendicazioni personali, di poltrone da occupare e liberare, di presidenti del consiglio e assessori che devono smobilitare per lasciare il posto (o meglio la poltrona) ad altri aspiranti presidenti ed assessori. E poco importa se in tal modo si impedisce al Consiglio comunale di lavorare e, in definitiva, alla democrazia di funzionare. Tra un girotondo, un flash mob e una ballata, per gridare al(l’inesistente ritorno del) fascismo, i nostrani ‘democratici’ hanno ormai dimenticato pure le più elementari regole della democrazia. Con buona pace della città da governare”.
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I Consiglieri comunali
Alessandra Cappa
Davide D’Alessandro