Trecento giorni. È la durata preventivata dei lavori di riqualificazione della casa di riposo Sant’Onofrio di Vasto. “Interventi necessari dopo il sopralluogo dei Nas, da cui sono state rilevate diverse criticità. Senza questi lavori, la struttura sarebbe destinata alla chiusura”, sottolinea il sindaco di Vasto, Francesco Menna.
Ora i lavoratori sono preoccupati per il loro futuro. Sono 12 in totale, 10 dei quali con contratto a termine. I due dipendenti a tempo indeterminato, in servizio da oltre trent’anni, hanno ricevuto una proposta di trasferimento a Chieti. Per gli altri si profila un periodo di inattività. Si chiedono se, quando la struttura verrà rimessa a nuovo, torneranno al loro lavoro di assistenza agli anziani. “Cinque potranno andare in pensione a breve. Gli altri 7 – promette Menna – saranno riassunti alla riapertura della struttura, nel frattempo potranno usufruire dell’indennità di disoccupazione”. Gli anziani saranno trasferiti: “Gli ospiti della struttura sono attualmente 35. Verranno ricollocati temporaneamente nelle strutture del territorio”.
Nel 2014 il blitz dei carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni. I militari rilevarono diverse difformità rispetto alla normativa vigente, tant’è che il sindaco di allora, Luciano Lapenna, dovette firmare un’ordinanza di chiusura temporanea dell’edificio, inaugurato nel 1422 e concesso in comodato gratuito al Comune di Vasto trent’anni fa, nel 1989.
La rifunzionalizzazione costerà complessivamente 400mila euro, di cui 283mila 500 erogati dalla Regione Abruzzo e gli altri 116mila a carico del Comune. “I lavori – dice Menna – sono stati già appaltati”. Per circa 10 mesi, l’antico convento sarà un cantiere. Gli interventi serviranno ad adeguare le camere alle norme igienico-sanitarie, abbattere le barriere architettoniche, realizzare vie di fuga e nuova scala antincendio esterna. Sarà dotato anche di un centro diurno.
I lavoratori, però, vogliono certezze sul loro futuro.
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