Non è passata sottotraccia l’affermazione del presidente della commissione regionale Ambiente, Manuele Marcovecchio, durante la puntata di ieri di Time Out [GUARDA]: “Il piano regionale dei rifiuti non prevede una nuova discarica di servizio per il Civeta. È il momento di comprendere se necessita o meno di una nuova discarica nell’ambito di un ripensamento di carattere generale sulla governance del ciclo integrato dei rifiuti. Apriamo un dibattito veloce perché tra due anni la Regione Abruzzo, e non il Vastese, potrebbe trovarsi di fronte ad un’emergenza rifiuti“.
Affermazione che, secondo il comitato Difesa comprensorio vastese, cozza con quanto detto dall’assessore all’Ambiente Nicola Campitelli che durante la conferenza stampa di ieri ha citato una capienza residua della vasca di 280mila tonnellate che – con una media di conferimento di 30mila tonnellate/annue – garantirebbe un’autonomia 9 anni.
[ant_dx]“Su quali dati, diversi evidentemente da quelli del suo assessore, il presidente Marcovecchio sostiene l’approssimarsi di una emergenza addirittura regionale? – dice Augusto De Sanctis del comitato – Ritiene, che la terza vasca del Civeta gestita dalla Cupello Ambiente non sia recuperabile considerate le frane e i continui incendi e debba essere sostituita? In tal caso, non conviene aspettare le risultanze delle perizie connesse all’inchiesta in corso? Inoltre, chi dovrebbe realizzare questa quarta discarica e dove, viste le motivazioni che hanno portato alla bocciatura del progetto della quarta vasca da parte del comitato Via solo pochi giorni fa? Ha letto le motivazioni alla base della decisione del comitato che sarebbero immediatamente applicabili anche al progetto di una nuova discarica nello stesso sito? Inoltre, possibile che si debba discutere negli ultimi anni solo su discariche o inceneritori, quando sono rispettivamente ultimi e penultimi nella graduatoria delle tecniche per la corretta gestione dei rifiuti fin dalla Direttiva UE del 2008?”.