Sarà reintegrata nel posto di lavoro e risarcita Laura Lugetti, dipendente licenziata dalla Pilkington dopo aver querelato i suoi superiori [LEGGI].
Il licenziamento era illegittimo. Lo ha statuito la sentenza definitiva della Corte di Cassazione.
È stata depositata il 14 ottobre la sentenza numero 25799/2019 con la quale la Sezione Lavoro con cui la Suprema Corte, presieduta da Vittorio Nobile, “ha confermato l’illegittimità del licenziamento inflitto dalla Pilkington Italia Spa”, spiega Laura Lugetti, assitita dall’avvocato Emanuele Pagliaro del Foro di Chieti.
La dipendente della fabbrica di San Salvo della multinazionale del vetro che produce parabrezza e finestrini era stata licenziata il 3 giugno del 2015 “per aver denunciato alcuni dirigenti di rilievo della Società per il reato di falsa testimonianza nel corso di una causa di lavoro”.
[mic_sx]Si conclude a favore della lavoratrice la vertenza al termine dei tre gradi di giudizio: il giudice del lavoro del Tribunale di Vasto aveva dato ragione all’azienda, poi la Corte d’Appello dell’Aquila aveva ribaltato la sentenza di primo grado, disponendo anche il risarcimento del danno e il rimborso delle spese processuali dei due gradi di giudizio.
Ora la Cassazione ha messo la parola fine sulla vicenda.