“Anche il 2019, anno lungo e faticoso, volge al termine e nulla di nuovo appare sotto il cielo di Vasto. I problemi che il sindaco Menna ha ereditato da Lapenna sono ancora tutti sul tappeto o, meglio, sotto il tappeto, dove sono stati nascosti come la polvere. Ma i cittadini ci chiedono quotidianamente di alzare quel tappeto e allora la polvere e i problemi riemergono all’attenzione generale”.
I consiglieri comunali della Lega, Davide D’Alessandro e Alessandra Cappa, attaccano l’amministrazione comunale di centrosinistra, in carica da quasi tre anni e mezzo, ma non risparmiano una frecciata neanche alle altre forze politiche del centrodestra: “Avrete notato che sono i problemi, soltanto i problemi che la gente si trova a vivere ogni giorno, a interessare e a muovere la nostra condotta amministrativa. Le questioni procedurali, le quisquilie legate a questo o a quel dipendente o dirigente, la querelle su un documento chiesto dalla minoranza e non ancora ottenuto, la snervante diatriba sui vigili che va avanti da anni, non ci appassionano perché non spostano di una sola virgola la giornata del cittadino vastese.
La situazione precaria dell’ospedale, la carenza di acqua, il tessuto produttivo in agonia che non genera lavoro, le presenze turistiche in vistoso calo, la pessima viabilità con le strade tutte bucate, un Tribunale perennemente in bilico, come la sicurezza, le tante persone anziane in difficoltà, i giovani che faticano a vedere la luce oltre il buio: questi sono i temi che scaldano i cittadini. Su questi temi occorre fare, non chiacchierare, non esibirsi costantemente come se la politica fosse una sfilata quotidiana, oggi per premiare tizio, domani per dare una medaglietta a caio.
Se chi fa politica non è in grado di fare, è meglio rinunciare. Nessun medico ci ha imposto di candidarci, di farci eleggere e di passare cinque anni a confrontarsi quasi sempre, anche duramente, sul nulla. Come consiglieri della Lega, ma soprattutto come donne e uomini che vogliono dare risposte concrete ai cittadini, stigmatizziamo le continue perdite di tempo, da qualunque parte provengano. In questi anni abbiamo lavorato duramente per proporre, in tanti settori, cambiamenti radicali che assicurassero alla città sviluppo e benessere. Menna e compagni hanno preferito non ascoltare”.