Per un ventennio, dagli anni Novanta a pochi giorni fa, ha reso piacevoli le serate di centinaia di giovani. Claudio Di Tullio, però, ha deciso che è il momento di appendere la cuffia al chiodo.
Trentacinque anni, 22 dei quali dietro la consolle nei weekend di tutti i mesi dell’anno, si è trovato di recente di fronte a un bivio: “Ho deciso di dedicarmi al mio lavoro di agente immobiliare”, dice a Zonalocale. “Ormai le due attività erano diventate incompatibili: dopo l’ultima serata che ho fatto, sono rientrato alle 4 di domenica e, al mattino, avevo un appuntamento con un cliente… Ci sono anche coloro che fanno il dj per lavoro, ma per me no, è una passione. Una passione che ho ripreso da mio fratello maggiore, Luciano: lui aveva un negozio di dischi in piazza Rossetti e metteva musica nei compleanni. Su Facebook ho scritto che Claudio Di Tullio dj va in pensione. Forse ho sbagliato. Avrei dovuto scrivere che stacco la spina per un po’, mi dedico al lavoro. Più in là rifarò qualche serata, ma non con la stessa frequenza che ho mantenuto fino ad ora”.
Gli inizi e la deep house – “Ho iniziato con i compleanni, mettevo musica commerciale, anni ’70-’80. Avevo 13 anni, nel 1997. Ne sono passati altri 22. Le prime serate nei locali a 17 anni al Morrison’s e al Rio, a 18 all’Aqualand.
Poi ho cominciato a crearmi una selezione tutta mia, seguendo produttori del genere musicale che preferisco, la deep house: è una musica un po’ più ricercata, non da discoateca, ma adatta a contesti in cui va accompagnata la serata all’interno dei locali. Ad esempio, ha riscosso molto gradimento il remix dei successi italiani.
Le serate più belle? Difficile dirlo, sono state tante. Ricordo un Ferragosto al Baja, ma anche le Notti bianche con Valentino Sirolli, un ragazzo bravo ed educato. Un amico. Ma anche con gli altri dj c’è sempre stato rispetto reciproco. Ho suonato nei locali della zona e a Campobasso, ho fatto serate a Verona e una anche in Spagna, ad Alicante, organizzata da un mio amico. I grandi dj? Ho aperto la serata di Joe T Vannelli, con Coccoluto ho dialogato via social, tant’è che, quando è venuto a Vasto, ci siamo incontrati e questo mi ha fatto molto piacere. Poi tante altre serate. Avrei potuto anche suonare in locali molto ambiti, ma non ho mai voluto scendere a compromessi: ho proposto sempre e solo la musica che ho scelto”.
L’annuncio – Così, sul suo profilo Facebook, ha annunciato la decisione: “In tutte le cose belle c’è sempre un inizio ed una fine. A 13 anni ho iniziato ad usare i primi giradischi e capire cosa significava mixare per poi imparare sopratutto i generi musicali e scegliere quello che più mi piaceva e approfondire la conoscenza.
Ho avuto il piacere e la fortuna di lavorare in vari locali nella mia città e anche fuori regione. Dopo 22 anni di serate, per motivi lavorativi e personali ho deciso di appendere la cuffia al chiodo. Spero di avervi fatto divertire tutti in questi anni. Claudio Di Tullio? il deejay va in pensione. Grazie a tutti”.
Il saluto – “Ho sempre avuto un bel seguito e mi sono fatto anche degli amici. Mi spiace che ora non li rivedrò più così spesso, ma non era possibile fare a vita tutte e due le cose: agente immobiliare e deejay. Però non è un addio”.