Ogni scusa è buona. Grandinata record? “Siamo gli addetti alla compilazione delle domande”. Emergenza idrica? “Siamo tecnici della Sasi, dobbiamo controllare rubinetti e contatori”.
Nel Vastese una truffa ad ogni emergenza. Con un doppio tranello teso dai malviventi: farsi consegnare soldi dai malcapitati e ripulire le loro case. In genere, si presentano in due: uno distrae la vittima e cerca di spillargli il denaro, l’altro rovista per casa a caccia di altri soldi e oggetti di valore.
E, se non c’è emergenza, una scusa per tentare un imbroglio c’è lo stesso: “Suo figlio ha causato un incidente, siamo carabinieri”, oppure “siamo avvocati” e chiedono un anticipo su un fantomatico risarcimento di danni mai esistiti. Episodi del genere erano stati denunciati già quattro anni fa: nel 2015, quando si stava diffondendo in Abruzzo la truffa dei finti incidenti stradali, i militari dell’Arma decisero di condurre una campagna informativa a tappeto fatta di incontri pubblici in molte città. Due giorni fa, a Vasto, l’ennesimo raggiro [LEGGI].
Gli ultimi anni – e anche i mesi recenti – dimostrano che la fantasia degli impostori è fervida. Di volta in volta, si spacciano per addetti di Enel, Sasi, compagnie telefoniche o messi comunali incaricati di riscuotere le tasse locali. Sono solo alcuni esempi, il repertorio è ampio. Lo dimostra l’inganno della frutta marcia. Due persone, una di mezza età, l’altra sui 25 anni, si avvicinano a un passante. L’uomo finge di conoscere quest’ultimo, come se avesse incontrato un vecchio amico a distanza di molti anni, e gli presenta il ragazzo: “Questo è mio figlio”. Basta una stretta di mano col giovane per cadere nell’inganno: la vittima si presenta pronunciando il suo nome. A quel punto, i due truffatori prendono la palla al balzo, facendogli credere di conoscerlo per davvero. L’ignaro passante parla di sé e della sua famiglia e, a un certo punto, gli impbroglioni gli rifilano una cassetta di frutta. Sopra c’è quella buona, sotto quella marcia. Gli dicono che vale 80 euro ma, siccome è un amico, gliela danno a 50. Nel 2018 episodi come questo furono segnalati in tutta la penisola. Tre a Vasto.
I carabinieri, però, sono passati alle contromosse. Ieri l’arresto di tre persone entrate in azione a Vasto, nella centralissima piazza Verdi [LEGGI]. E, nel prossimo futuro, ripartirà la campagna informativa per mettere in guardia tutti dalle periodiche ondate di frodi. Lo annuncia un comunicato dell’Arma: “È in programma una serie di incontri, di concerto con le amministrazioni comunali, finalizzati a mettere in guardia la cittadinanza dal diffidare da persone estranee che avvicinano, soprattutto persone anziane, fingendosi appartenenti alle forze dell’ordine, dipendenti pubblici, tecnici delle aziende di fornitura elettrica, gas o altro. In caso di dubbio chiamare il 112, non consentire l’accesso in casa a persone estranee e soprattutto non consegnare somme di danaro o monili preziosi. Medesima sensibilizzazione va rivolta agli operatori di istituti di credito e postali, la cui collaborazione nel segnalare prelievi inconsueti ed anomali soprattutto da parte di utenti anziani, come talvolta accade, è di valenza preziosa e scongiura eventi criminali di natura predatoria”.
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