Dipendenti, studenti del percorso di alternanza scuola-lavoro con i loro dirigenti scolastici e rappresentanti del mondo delle imprese, hanno partecipato questa mattina al convegno organizzato dalla Pilkington di San Salvo sul tema “La sfida della sostenibilità”, argomento su cui è stata incentrato il Safety Day 2019. “Il nostro obiettivo – ha detto il responsabile delle risorse umane Roberto Minenna – è qualificarci come impresa che crei valore per tutti gli stakeholders: azionisti, clienti, fornitori, persone e la comunità che ci circonda”.
Poi la parola ai due relatori invitati dalla Pilkington come esperti sul tema. Leonardo Becchetti, ordinario di economia politica all’università di Roma Tor Vergata, esponente del movimento dell’Economia Civile, ha esordito dicento che “oggi gli imprenditori più ambiziosi non guardano solo al profitto ma all’impatto” che le imprese hanno. La domanda di fondo è: questo sistema si regge in piedi? È competitivo? Nel sistema economico italiano, non potendo competere dal punto di vista del prezzo più basso, “siamo di fatto condannati alla qualità, è con la qualità che va creato valore”. In passato è stato “sbagliato pensare che il lavoro sta finendo. L’automazione cambia solo il mercato del lavoro” con i posti che si spostano dal manifatturiero ai servizi.
Occorre mirare a una sostenibilità umana, per “costruire società più felici, posti di lavoro più felici. Ma la felicità si misura?” si chiede Becchetti. Ed ecco che, nel movimento dell’economia civile, è stato introdotto il concetto di generatività che si fonda su quattro verbi: “Desiderare, far nascere, accompagnare, lasciar andare”. Il passo per la felicità è quando “le persone, al lavoro o nella società, sono in grado di fare 1+1=3. Conta la capacità di cooperare e fare squadra perchè, insieme, si produce più valore di quello che si produrrebbe singolarmente”. Oggi “c’è bisogno di imprese generative, che si preoccupano dell’impatto” rispetto alla loro attività, mettendo al centro la responsabilità sociale. Questo nuovo paradigma trova applicazione per diversi fattori, come “un desiderio dell’imprenditore di essere generativo o per i benefici di sostenibilità ambientale”.
[ads_dx]Rossana Revello, presidente del gruppo tecnico responsabilità sociale d’impresa di Confindustria, parla dell’impegno “nell’aiutare le imprese, in particolare le PMI, in un percorso ancora difficile nella presa di consapevolezza che sostenibilità e responsabilità sociale sono un vantaggio competitivo”. Nel presentare le azioni messe in campo da Confindustria, la dottoressa Revello spiega come “le imprese che hanno innovato in tecnologia green hanno ottenuto dei vantaggi”. Bisogna però stare attenti a “non sostituire la brochure aziendale con il bilancio di sostenibilità. Questo è uno strumento di governance, non di marketing”. Tra le misure messe di Confindustria per le sue imprese c’è l’introduzione dei “semplificatori”, dei veri e propri “temporary manager della sostenibilità che possono supportare per un periodo il cammino delle aziende”.
L’incontro è poi proseguito con il dibattito, moderato dal sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca, in cui – anche con le domande di studenti e lavoratori – ha parlato anche il presidente di Pilkington Italia, Graziano Marcovecchio. “Se riesci a portare avanti la sfida della sostenibilità anche in un momento come questo, il più duro della nostra storia, sei in grado di farlo anche quando le cose vanno bene. Con tutti i problemi che ci sono troveremo il modo di fare 1+1=3, come ci ha detto il professor Becchetti”. Riferendosi ai giovani del movimento Fridays for Future, Marcovecchio dice che “è arrivato il momento di mettersi insieme e non contro, perchè quello che possono fare le aziende è tanto”. Marcovecchio ricorda anche alcune azioni già svolte, come “la riduzione di CO2 in 13 anni pari a quella che assorbirebbero un milione di alberi” o i “5 milioni di litri d’acqua in più per il territorio grazie al nostro processo di riciclo dell’acqua. Per noi anche questo è sostenibilità”. E ricorda anche il gesto di ieri. “Donare alla mensa Caritas il cibo non consumato a mensa [LEGGI] darà valore per le persone che ne usufruiranno ed eviterà a noi di creare rifiuti”.