La chiesa di Santa Maria di Stella Maris è troppo piccola per contenere tutti coloro che vogliono salutare per l’ultima volta Nicola D’Adamo.
A centinaia tra familiari, amici, colleghi di lavoro e tante persone che ne hanno apprezzato le qualità professionali gremiscono il tempo di Vasto Marina dedicato alla Vergine per il commiato al 77enne che lunedì ha perso la vita nell’incidente stradale avvenuto sulla statale 16, all’incrocio con la bretella che la congiunge con via Incoronata [LEGGI].
“Proviamo dolore e sgomento per questa morte improvvisa”, dice il parroco di Stella Maris, padre Luigi Stivaletta.
“Ci sono i suoi amici della Costa Contina, i colleghi di lavoro, tante persone che lo hanno conosciuto. Tutti – ricorda il celebrante – raccontano che Nicola aveva un orecchio sopraffino per i motori: sentiva una macchina che passava e riusciva a distinguere se la carburazione fosse regolare. È bello veder apprezzato il proprio lavoro”.
In un fatto così drammatito e improvviso “c’è lo zampino del maligno”, ma ora Nicola D’Adamo è “nella gioia del Signore”. Nella sua auto, dopo l’incidente, è stata ritrovata una piccola immagine sacra: “C’era perché l’aveva portata con se”.
Le indagini in corso chiariranno cause ed eventuali responsabilità. La polizia locale ha disposto la sospensione della patente dei conducenti degli altri mezzi coinvolti nell’incidente con la Fiat Panda di Nicola: l’autoarticolato e la Seat Mii, che sono stati sequestrati [LEGGI].
Quando la celebrazione sta per volgere al termine, padre Luigi rivolge un appello ai presenti: “Quando accadono fatti come questo, molti commentano. Evitiamo tanti commenti e recitiamo l’Eterno riposo”.