Assistiti dai propri legali, stamattina, i carabinieri finiti ai domiciliari venerdì scorso hanno risposto al giudice del tribunale dell’Aquila Guendalina Buccella. Il comandante della stazione di San Salvo, Antonello Carnevale, e il maresciallo Giuseppe Mancino sono accusati in concorso di peculato. Avrebbero trattenuto, non sequestrandole dopo averle prese dal veicolo di un pregiudicato fermato vicino al centro commerciale “Insieme”, banconote contraffatte per 1.490 euro; quelle sequestrate ammontavano a 910 euro. “Nessuna banconota contraffatta è stata trattenuta, ma tutto il denaro falso è stato sequestrato – dicolo i legali dei due, rispettivamente Alessandro Orlando e Fiorenzo Cieri – Le banconote che il soggetto fermato aveva con sé sono state tutte sequestrate, altre non ne esistevano, altrimenti sarebbero state poste sotto sequestro anche quelle”.
[ant_dx]Mancino è accusato anche di detenzione illegale di munizioni da guerra, accesso abusivo al sistema informatico e divulgazione di segreto istruttorio. Su quest’ultimo punto, la pm Roberta D’Avolio scrive che il militare avrebbe inviato intercettazioni video ambientali alla propria compagna e a un avvocato della città (entrambe indagate) riguardanti il caso dei presunti maltrattamenti nella scuola dell’Infanzia di via Verdi. “Le registrazioni sono state inviate – dice Cieri – e potevano essere inviate. Il mio assistito riteneva che le indagini fossero già state chiuse“.
I legali, alla luce di quanto emerso stamane, hanno chiesto la revoca delle misure cautelari. In attesa della decisione del gip, il prossimo appuntamento è per lunedì prossimo al tribunale del riesame.