Si apre uno spiraglio nella vertenza della Cbi di Gissi. L’incontro tra rappresentanti sindacali e società è terminato poco dopo le 16 con un verbale di mancato accordo tra le parti. La novità più importante è la disponibilità di un altro imprenditore a rilevare la fabbrica conservando i posti di lavoro e il portfolio di clienti in modo da assicurare una continuità produttiva al sito.
La trattativa tra l’attuale proprietà e l’eventuale futura è ancora in fase embrionale, ma la Cbi avrebbe sottoscritto già una lettera di intenti. La società per concludere l’operazione ha chiesto una ventina giorni che scadranno a ridosso dei licenziamenti (metà novembre). Quanti (tutti o una parte? oggi ne sono 31) e quali lavoratori è ancora da stabilire. Pare che la Cbi abbia deciso di rinunciare a questo ramo aziendale.
Davanti la sede vastese di Confindustria presenti anche gli operai poi spostatisi nella saletta Cgil dove è stato fatto il punto.
I sindacati rappresentati da Carmine Torricella (Cigl) e Angelo Angelucci (Cisl) e dalle rsu (nelle interviste: Benito Aquilano, Francesco Porreca, Alen Nanni) hanno valutato positivamente l’esito dell’incontro. In questi due giorni le maestranze hanno incrociato le braccia, ora sarà valutato come e se procedere nella mobilitazione.