La Musa Mosaici, la scuola media “Padre Settimio Zimarino” in collaborazione con il Comune di Casalbordino e l’assessorato alla Pubblica Istruzione, hanno scoperto le nuove targhe toponomastiche del paese.
In piazza Umberto I l’inaugurazione con la partecipazione del sindaco Filippo Marinucci, gli assessori, Carla Zinni all’istruzione e Paola Basile al commercio e toponomastica, il consigliere Pierdomenico Tiberio, il dirigente scolastico Camillo D’Intino dell’Omnicomprensivo Zimarino-Ridolfi e la sua fiduciaria Nadia De Risio, la coordinatrice della scuola media Padre Settimio Zimarino, Antonella Grifone, e buona parte degli alunni con i relativi insegnanti.
“Dovete essere orgogliosi – ha detto Marinucci – del lavoro fatto, una traccia del vostro impegno, rimarrà nella storia del nostro paese, vi ricordo di continuare a studiare perché con lo studio e l’impegno si ottengono sempre buoni risultati”.
Il dirigente Camillo D’Intino ha premiato lo studente Davide Di Tullio, che si è distinto con un 3° posto al Campionato di freccette di Crotone under 14, e 1° classificato a squadre. La passeggiata continua alla scoperta della targa in Piazza Garibaldi, poi Corso Garibaldi per poi a fine corso, Largo Padre Settimio Zimarino, per concludere la passeggiata alla scuola media che porta il nome di Padre Settimio Zimarino con l’ultima targa.
Padre Settimio Zimarino è stato un religioso, compositore e musicista, al secolo Carmine Antonio, nato a Casalbordino, il giorno 8 gennaio 1885. Entrò nell’ordine dei Frati Minori il 17 settembre 1900. Il 12 giugno 1908 venne ordinato sacerdote francescano nel convento di San Nicola a Sulmona. Studiò al Liceo musicale “Giacomo Rossini” di Pesaro (ora Conservatorio) con i maestri Zanella e Cicognani conseguendo il diploma in composizione nel 1916. La figura di padre Settimio Zimarino è inevitabilmente legata alle sue caratteristiche “pastorali” natalizie, così candide e deliziose, così francescanamente povere e, nello stesso tempo ricche di suggestione e di atmosfera. Pastorali per canto e per organo, nelle quali profuse il suo animo sereno di fanciullo e la sua concezione a problematica della musica.
A fine manifestazione, Loredana Miscia, insegnante di musica, ha fatto cantare ad alcuni ragazzi l’Inno di Mameli e due composizioni di Padre Settimio Zimarino.
“È stato – racconta Carla Zinni – un progetto che ho condiviso dal primo momento con le classi seconde e terze della scuola media. La realizzazione di queste targhe non solo ha contribuito a dare una nota estetica alle piazze della città, ma anche a suscitare nei ragazzi il senso di appartenenza ad un luogo. Queste targhe rimarranno per sempre e porteranno la loro firma. Anticipo che questo progetto continuerà anche nei prossimi anni, perché tante sono le idee che abbiamo e intendiamo portare avanti insieme alla scuola, con cui siamo in sinergia quotidianamente”.
Enzo Dossi