“Dal confronto tra Thomas Schael e il superesperto Antonio Colombo sull’emodinamica di Chieti e l’organizzazione del Dipartimento cuore, è emerso, seppur non esplicitamente, il fatto che Vasto non avrà l’emodinamica”. Secondo il consigliere regionale del Silvio Paolucci (Pd), ex assessore regionale alla Sanità, l’incontro tra il manager della Asl e il luminare della cardiologia metterebbe una pietra tombale sulla possibilità di fare una sala emodinamica nell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto.
“Questo – ricorda Paolucci – nonostante i passi già fatti in tal senso. Infatti, con la delibera numero 1492 del 2018, la Asl approvava la progettazione definitiva per i lavori di installazione dell’angiografo nel presidio di Vasto . Se le cose stanno invece diversamente, cosa intendono fare per il futuro? Revocheranno quella delibera? Come giustificheranno gli impegni di spesa relativi. Conosco le linee guida internazionali citate da Colombo, che prevedono almeno 250 procedure l’anno per un centro di emodinamica, ma voglio ricordare al neo direttore Schael che, in questi anni, queste argomentazioni non sono in alcun modo valse a convincere i partiti che sostengono la maggioranza di governo alla Regione, a partire dalla Lega, e nemmeno alcuni primari ed ex primari del presidio, tecnici di radiologia, comitati fintamente civici a servizio dell’attuale destra di governo, che hanno più volte sostenuto tesi opposte, a partire dalla possibilità di far girare gli operatori.
È sulla scorta di queste posizioni e la spinta di migliaia di firme che si è provato dapprima a siglare l’accordo di confine con il Molise e poi ad addivenire alla soluzione di autorizzare la sala interventistica nel presidio di Vasto. Vogliamo sapere come si intende procedere ora e se la questione dell’emodinamica è stata solo utilizzata strumentalmente nel recente passato”, chiede Paolucci, che attacca: “Se tutti di colpo avessero cambiato idea, sarebbe davvero una vergogna”.
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